L'annunciata stretta del Viminale ai cortei No Vax non scoraggia gli ultrà della protesta, che sabato si preparano a tornare in piazza, noncuranti delle nuove regole e del boom di contagi scatenato dalle manifestazioni delle scorse settimane. Come a Trieste: diventata l'epicentro delle contestazioni, con i portuali che non ne vogliono sapere del certificato verde per lavorare, rischia a breve di finire in fascia gialla. Soltanto martedì, per fare un esempio, in città si è registrato un picco di casi pari a otto volte la media attuale in Italia. «Per colpa delle manifestazioni abbiamo avuto il più grande cluster della storia della pandemia in Friuli Venezia Giulia», spiega il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga. Un'accusa che il Coordinamento no green pass respinge al mittente: «Non è colpa dei cortei ma dei tagli alla sanità, del sovraffollamento delle classi e dei trasporti». Nessuno stop, dunque. Fervono i preparativi per farsi sentire anche questo week end, aggirando i divieti. Sabato una manifestazione è in programma a Gorizia. Il sindaco Rodolfo Ziberna ha già avvertito che «impedirà degenerazioni». A Trieste i portuali ancora non hanno dato comunicazioni alla questura.
A Milano il sindaco Beppe Sala è sollevato dall'obbligo di manifestazioni statiche e dalla chiusura dei centri storici. «Vediamo se verrà rispettato», dice. La città è stata messa a dura prova dagli ultimi sedici fine settimana consecutivi in balia di chi protestava. I cittadini, ma soprattutto i commercianti, non tollererebbero l'ennesimo sabato di incassi in fumo. Si vedrà se la direttiva del ministro Luciana Lamorgese basterà ad evitare i disagi. Con piazza del Duomo off limits, così come piazza Fontana e la zona di Brera, i No Pass si sono dati appuntamento sui soliti canali social all'Arco della Pace. Tra loro ci sarà anche Robert F. Kennedy Jr, figlio dell'ex senatore Usa Robert Kennedy e nipote dell'ex presidente John F. Kennedy, uno dei volti più noti della galassia No Vax.
Nessun ripensamento neanche a Genova, dove sabato è in programma la consueta iniziativa di protesta. «Il nostro intento è quello di continuare, in qualsiasi caso, a manifestare», sostiene Leonardo Sinigaglia, del comitato Libera Piazza Genova che, dalla scorsa estate, chiama a raccolta centinaia di persone in piazza contro il green pass e la gestione dell'emergenza. A Padova hanno pronta una contromossa per aggirare i divieti del Viminale. Sabato non si potrà manifestare nel centro storico? Bene, la protesta ci sarà lo stesso, in auto, intorno alla zona interdetta. L'idea è stata lanciata dal leader del movimento veneto No green pass, Cristiano Fazzini, che in un volantino ha dato appuntamento ai manifestanti allo Stadio Euganeo, alla periferia della città, alle 15,30. Da lì il corteo di auto si muoverà per arrivare a ridosso del centro storico e della zona Ztl, con presumibili conseguenze sul traffico del sabato pomeriggio in città, per poi arrivare in Prato della valle. Il sindaco Sergio Giordani sta cercando di correre ai ripari predisponendo un'ordinanza di divieti «per la tutela della salute pubblica».
A Firenze è il vicequestore No Pass Alessandra Schilirò, recentemente sospesa per le sue posizioni, ad annunciare la manifestazione «Venere vincerà» domenica in piazzale Michelangelo, rivolta principalmente alle donne. Sono attese almeno duemila persone. Lo stesso giorno è in programma anche un altro corteo in città, in piazza Santa Maria Novella.
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