I tedeschi vogliono il voto anticipato. Scholz si attacca alla carenza di carta

Il 65% degli elettori vorrebbe votare subito ma l'ufficio elettorale lancia l'allarme. E viene smentito

I tedeschi vogliono il voto anticipato. Scholz si attacca alla carenza di carta
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È sacro il Natale in Germania, ma i tedeschi sono pronti a guastarsi le feste con una logorante campagna elettorale. Pur di andare a votare rapidamente dopo la caduta del primo governo guidato dal cancelliere Olaf Scholz, il 65% degli elettori si recherebbe alle urne al più presto possibile. Tuttavia, il desiderio di voltare pagina definitivamente dopo l'esecutivo più impopolare nella storia della Germania contemporanea rischia di infrangersi sulla carenza di carta per le schede elettorali. A lanciare l'allarme è stata la presidente dell'Ufficio federale di statistica (Stba), Ruth Brand, che è responsabile dell'organizzazione delle elezioni.

In una lettera a Scholz, la funzionaria ha avvertito che andare alle urne troppo presto pone «un alto rischio di ledere il pilastro della democrazia e la fiducia nell'integrità delle elezioni». Oltre a essere minacciato da attacchi informatici, il voto a gennaio o febbraio su cui dall'opposizione insistono i popolari è ostacolato da problemi organizzativi come l'allestimento dei seggi e l'approvvigionamento delle schede. Secondo Brand, per andare alle urne sarebbero quindi necessari tutti i 60 giorni dallo scioglimento del Bundestag, successivo alla questione di fiducia che il cancelliere potrebbe porre prima di Natale o al più tardi il 15 gennaio. A contraddire Brand è intervenuta la direttrice generale dell'Associazione federale stampa e media (Bvdm) Kirsten Hommelhoff sicura che, «se l'ordine verrà impartito tempestivamente, le tipografie potranno produrre le schede elettorali» necessarie. È dunque la presidente dell'Stba, secondo Hommelhoff, a «scaricare il barile sull'industria della carta e della stampa per distrarre dai suoi problemi sia organizzativi sia amministrativi».

Intanto, manca l'accordo tra governo di minoranza e popolari sulla data delle elezioni. Scholz ha respinto la richiesta di Unione cristiano-democratica (Cdu) e Unione cristiano-sociale (Csu) di porre la questione di fiducia domani, ma ha dichiarato che potrebbe sottoporsi al voto del parlamento federale anche prima di Natale, non più il 15 gennaio come aveva affermato in precedenza. Il Partito socialdemocratico tedesco (Spd) del cancelliere pone una condizione per anticipare i tempi: i popolari devono prima fornire al governo l'appoggio esterno per l'approvazione di alcune leggi.

Contrarie, Cdu e Csu accusano Scholz di alzare una cortina fumogena al fine di procrastinare il voto il più possibile, così da guadagnare consensi. Le luminarie natalizie difficilmente rischiareranno il buio inverno della politica tedesca.

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