I veleni mediatici inondano la Rai. Rossi convoca Corsini per il caso Formigli

I vertici di viale Mazzini valutano provvedimenti disciplinari contro il direttore Approfondimenti

Paolo Corsini
Paolo Corsini
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Si muovono i vertici Rai dopo la lite (a distanza) tra Corrado Formigli e Paolo Corsini. È il caso politico di giornata. Tutto parte dall'agguato, giornalistico si intende, dell'inviata (Roberta Benvenuto) di Piazza Pulita a Paolo Corsini, direttore degli Approfondimenti Rai all'uscita della festa de Il Tempo celebrata tre sere fa a Roma. Una reazione, fuori posto, di Corsini, poi chiarita per ben due volte, accende lo scontro politico. È la classica trappola, che ora potrebbe costare caro al capo degli Approfondimenti Rai. Nell'immediato, i vertici di Via Mazzini valutano l'adozione di provvedimenti disciplinari nei confronti di Corsini che ieri ha avuto un lungo colloquio con l'ad della Rai Giampaolo Rossi durante il quale quest'ultimo ha manifestato tutto il proprio disappunto. «In ogni caso le affermazioni - spiega Rossi - di Corsini sono al vaglio delle direzioni competenti». Dal fronte di Fratelli d'Italia per ora nessuno «scarica» pubblicamente Corsini ma c'è chi avanza «l'ipotesi di un ridimensionamento». Nel centrodestra parla Maurizio Gasparri che chiede le scuse.

La sinistra, invece, schiera i cannoni contro il governo Meloni. E perfino il M5s, che un tempo additava i giornalisti scomodi con liste di proscrizione, minaccia barricate. L'Usigrai approfitta del passo falso per regolare conti interni. Bisogna fare un passo indietro a mercoledì sera. Corsini, intercettato dall'inviata di Piazza Pulita, si rivolge alla giornalista dicendo: «Voi di Piazzapulita siete no comment». E poi aggiunge, riferendosi al conduttore della trasmissione di La7: «Dite all'amico Formigli che si guardasse un pochino nella coscienza, infame». Parole che sarebbero state equivocate da Formigli che lanciato un durissimo j'accuse giovedì nel corso della puntata: «Ho la coscienza pulita e non conosco Corsini personalmente». Poi chiede alla Rai «se questi insulti siano degni di un altissimo dirigente di un'azienda pubblica pagata da tutti i cittadini». Formigli chiede la testa di Corsini che però chiarisce l'insulto: «Ho specificato, come si sente chiaramente in onda, che mi riferivo al gradino. Sono giorni che zoppico per un problema al ginocchio, tanto che faccio magnetoterapia tutti i giorni, anche in Rai come tutti sanno e vedono. Se poi a lui piace attribuirsi certi epiteti...». In effetti il chiarimento arriva già durante il battibecco tra Corsini e Benvenuto. Ritornando alla sera di mercoledì, questa la versione che il Giornale è in grado di ricostruire: Corsini era rimasto fuori dalla festa de Il Tempo per un problema di accrediti quando stato intercettato dall'inviata di Formigli. Quel «dite all'amico Formigli che si guardasse un pochino la coscienza» sarebbe riferito al fatto che da un anno Piazza Pulita l'ha messo nel mirino senza mai degnarsi di chiedere la sua posizione. E soprattutto sulla pagina social del programma sarebbe stata pubblicata una foto del papà di Corsini che l'avrebbe mandato letteralmente fuori di testa. In ogni caso, quell'infame sarebbe stata un'imprecazione per un dolore al ginocchio. E non un insulto verso Formigli. Versioni che ora passeranno al vaglio del procedimento disciplinare. Il tam tam della sinistra è partito. Richiesta di dimissioni. E con tempismo perfetto esce un libro che riporta vecchi post e frasi di Corsini, il cui contenuto richiamerebbe al fascismo. Intervengono tutti. L'onda contro Corsini è inarrestabile. «La Rai è un bene di tutti.

Non è accettabile che un suo dirigente come Paolo Corsini, direttore degli approfondimenti giornalistici, dia dell'infame a un giornalista come Corrado Formigli» attacca Sandro Ruotolo, l'uomo di Elly Schlein addetto a sparare contro il nuovo corso in Rai. Tutto secondo copione. Anche la «trappola» nella quale è cascato il povero direttore dell'Approfondimento Rai.

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