I vertici leghisti in volata per il candidato Bucci

Sei ministri riuniti a Genova. Salvini rende omaggio all'ex governatore Toti: "Regione meglio governata in Italia"

I vertici leghisti in volata per il candidato Bucci
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nostro inviato a Genova

Polemiche e investimenti. Prima il futuro che si affaccia sulla Lanterna: «Basta fare la strada che ho percorso io - spiega Matteo Salvini - dall'aeroporto al centro per vedere cantieri, cantieri, ancora cantieri. La diga, il tunnel, presto arriveranno anche la Gronda e l'Alta velocità». Poi, ecco il presente e la mischia quotidiana con l'opposizione e pezzi della magistratura: «Oggi nelle Marche - riprende il leader della Lega - è stato arrestato uno stupratore del Bangladesh e quindi? Visto che un giudice ha detto che non è un paese sicuro, cosa facciamo? Gli offriamo una focaccia di Recco e gli diciamo: guarda, non facciamo nulla, se no il Consiglio d'Europa», che ha stigmatizzato il razzismo fra le forze dell'ordine, «si offende?»

Un grappolo di ministri ascolta e si dà il cambio al microfono per celebrare in chiave leghista i due anni del governo Meloni e tirare la volata a Marco Bucci, il sindaco uscente che si gioca la partita delle regionali contro Andrea Orlando. Ci sono Giancarlo Giorgetti, Beppe Valditara, Alessandra Locatelli, Roberto Calderoli, oltre naturalmente al segretario del partito e al candidato del centrodestra.

Edoardo Rixi, viceministro alle infrastrutture, ligure, è un po' il padrone di casa e fa da moderatore, dettando tempi rapidissimi. Giorgetti annuncia una misura innovativa: «Abbiamo introdotto una forma di benefit fiscale, fino a 5 mila euro per le spese che il lavoratore o l'azienda sostengono per l'unità abitativa in vista di un eventuale trasferimento». La sala, strapiena, applaude e batte le mani anche quando sul palco sale Beppe Valditara. Il ministro dell'istruzione spiega di aver puntato il binocolo contro un fenomeno insidioso, quello della dispersione scolastica: «C'è anche in Liguria - insiste. - e abbiamo messo 8 milioni per combatterlo, mentre sviluppiamo l'istruzione, varando anche qui il liceo tecnologico, e colleghiamo mondo della scuola e mondo delle professioni, finora lontani l' uno dall'altro».

Bucci riassume lo stato dell'arte; ci sono i signori del no, quelli che stanno dall'altra parte, e «noi che vogliamo modernizzare la regione: ci sono 18 miliardi da spendere, abbiamo un sacco di cose da fare a Savona e La Spezia, presto Genova sarà il porto del'Italia settentrionale, della Germania del Sud, della Svizzera e di un pezzo della Francia».

E poi c'è la Blue economy che dà lavoro a mezza Liguria. Insomma, al di là delle urne, attese per domenica e lunedì, Genova e la Liguria corrono per recuperare il terreno perduto. E allora Salvini rende onore a Giovanni Toti. uscito di scena per via giudiziaria: «La Liguria è la regione con la maggior crescita economica in tutta Italia negli ultimi 12 mesi. Ringrazio quindi, e lo dico a testa alta, chi l'ha governata negli ultimi nove anni». Un battimani frenetico e commosso riempie lo spazio in cui sono pigiati politici, giornalisti, imprenditori. C'è ancora tempo per qualche altra sciabolata, ma Salvini frena almeno un po': «Chiediamo che i 9 mila magistrati facciano il loro lavoro in maniera imparziale, libera, senza secondi fini e senza simpatie e antipatie».

E le bordate che partono dal Consiglio d'Europa? «Certo - replica il vicepremier - a

sentirsi dire che le forze dell'ordine sono razziste ti girano le scatole. In ogni caso, se questi signori vogliono rom e clandestini, se li portino a Strasburgo. L'immigrazione a barchini e tendopoli non è il futuro del Paese».

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