Impagnatiello fa la vittima: "Teatro mediatico. Juliet, mi manchi"

L'ex barman all'ergastolo: "Giulia, dentro di me continuerai a splendere. Eternamente chiedo scusa"

Alessandro Impagnatiello in Aula
Alessandro Impagnatiello in Aula
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«Nuovamente ed eternamente ti chiedo scusa»: Alessandro Impagnatiello scrive dal carcere, dopo essere stato condannato all'ergastolo (con isolamento diurno di tre mesi) per l'omicidio volontario pluriaggravato della compagna, Giulia Tramontano, quando lei era incinta al settimo mese. Una lunga lettera scritta a mano, in cui l'ex barman reo confesso fa di nuovo le scuse alla vittima e alla sua famiglia. E in cui lancia pesanti accuse ai mezzi di informazione e ai magistrati. Impagnatiello l'ha inviata alla Zanzara di Giuseppe Cruciani, tramite il fratello Omar. La missiva è stata letta in diretta dal conduttore, che ha spiegato di essere stato autorizzato da Omar Impagnatiello, che è il procuratore del fratello, e dal legale.

«Ogni istante della mia esistenza - scrive il 31enne - è dedicato a lei. E così anche ora le prime parole sono esclusivamente per te Giuliet, per la meravigliosa ragazza che eri, che sei e sarai. Perché dentro me non cesserai mai di splendere. Per quanto inutili e imbarazzanti siano, ti porgo nuovamente le mie scuse a te, alla tua meravigliosa famiglia e a tutte le persone toccate da questo inspiegabile e folle male. Mi manchi». Cruciani ha dichiarato: «Io non commento nulla, questa lettera è a disposizione di chiunque la voglia, la prima lettera di Impagnatiello dal carcere».

Secondo le indagini dei carabinieri, coordinati dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo, prima di infliggere 37 coltellate alla compagna 29enne incinta, a Senago il 27 maggio 2023, il 31enne tentava di avvelenarla con il topicida nell'acqua fin dalla fine del 2022. Continua Impagnatiello: «So che ci sarebbero tante altre cose da dire, io e te ce le diciamo tutte le sere, tu già lo sai. Ora però vorrei porre l'attenzione su qualcosa che passa inosservato: la tv e le sue vittime collaterali».

Nella lettera ci sono poi alcune accuse: «Vorrei essere l'ultimo caso mediatico... Questa è la banalità dei media». Ancora, attacchi ai giudici: «Siete riusciti a parlare più di me che di Giulia, facendo cadere le date delle udienze in ricorrenze appetibili per il pubblico. L'interrogatorio esattamente un anno dopo il reato, le arringhe esattamente un anno dopo la perdita di Giulia Cecchettin e l'ultimo atto, il 25 novembre, giorno contro la violenza sulle donne». L'ex barman si lamenta poi dell'assedio mediatico vissuto dalla sua famiglia. E aggiunge: «Avete pensato a mio figlio di 9 anni che porta sulle sue fragili spalle il cognome di quel mostro dei vostri titoli?» Conclude: «Mi spiace utilizzare questo canale per dire ciò che ho da dire, ma forse è l'unico modo perché qualcuno ascolti, sperando che in molti invece ci riflettano. Tutto questo non mi distaccherà mai dal pensiero principale e costante che ho per te Giuliet, dal vuoto che ho lasciato e dall'abisso in cui nuoto.

Nuovamente ed eternamente ti chiedo scusa».

Parole che hanno fatto infuriare i genitori di Giulia Tramontano, mamma Loredana Femiano e papà Franco, che hanno postato su Instagram il disegno di un topo: «Sei un miserabile. No, non la pantegana. Tu».

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