"Incarico a Conte", "Ma Di Maio..." Rissa giallorossa sul premier

Tensioni tra Pd, Iv e 5S sul nome del prossimo premier. I dem vogliono Conte. Ma i renziani hanno altri programmi...

"Incarico a Conte", "Ma Di Maio..." Rissa giallorossa sul premier

Il toto premier è partito ufficialmente, con Sergio Mattarella impegnatissimo nei colloqui con le forze politiche parlamentari già in essere e con le varie ed eventuali frange di "responsabili" e di "costruttori" (a seconda di quale termine aulico si preferisca utilizzare per definirli).

La prima a raggiungere il Colle è stata Elisabetta Casellati (ore 17): il presidente del Senato ha parlato per una mezzora col capo dello Stato, ma non ha rilasciato al momento dichiarazioni ufficiali. Alle 18 è arrivato il turno del presidente della Camera Roberto Fico.

A proposito di "responsabili"/"costruttori" è nato il primo nucleo di supporters di Giuseppi a palazzo Madama, che ha già appuntamento con Mattarella per domani intorno alle ore 11:50. Un gruppetto di 10 senatori di cui non farà parte Sandra Lonardo, che ha assicurato comunque il proprio sostegno all'uomo dei Dpcm notturni anche dal Gruppo Misto.

"Europeisti-Maie-Centro democratico", questo il nome del nuovo fronte Giuseppiano a cui, come detto, non si unirà l'ex senatrice azzurra Sara Lonardo: "Sì, in effetti sono fuori. Non ho mai firmato". Voci di corridoio riferiscono di una lite con la ex collega Rossi per la questione del simbolo del gruppo. Sempre a tal proposito (un problema, evidentemente, di primaria importanza per i 10 senatori), Repubblica racconta di un duro confronto tra Rossi e la moglie di Clemente Mastella. Quest'ultima, infatti, avrebbe voluto inserire nel simbolo dove trovano posto i loghi del Maie e di Centro democratico, anche il suo "Noi Campani", quello con cui si era presentata alle regionali a sostegno di De Luca.

Dibba guida l'ala dei ribelli grillini, con la fedele Barbara Lezzi che chiude le porte all'ex sindaco di Firenze: "Renzi stia fuori o non ci stiamo". Italia Viva replica tramite l'ex ministro Teresa Bellanova: "Noi non poniamo veti su Conte e nemmeno su Di Maio e non subiamo veti da nessuno ma sicuramente non c'è solo Conte. Quello che ci interessa è come si affronta la crisi". Al ministro degli Esteri sono fischiate le orecchie, ed ha deciso quindi di replicare alla collega renziana: "Tirano in ballo il mio nome col chiaro intento di mettermi contro il presidente Conte. Sanno benissimo che sto lavorando al fianco con lui, con la massima lealtà, per trovare una soluzione a questa inspiegabile crisi". Di Maio quindi scudiero fedele di Giuseppi, pronto a proporre a Mattarella come "unico nome quello di Giuseppe Conte".

Anche Zingaretti si riscopre innamorato di Giuseppi nel corso della riunione in programma alle ore 16. Conte diventa un"punto di equilibrio politico" ha dichiarato, come riporta Repubblica, il leader dei dem, che chiede un mandato alla direzione del partito."L'ipotesi di proporre al presidente Mattarella un incarico a Conte per dare vita a un governo raccogliendo il suo appello nella direzione della responsabilità nazionale.

Un Governo che possa contare su un'ampia base parlamentare".

Renzi preferisce il dopocena per riunirsi coi suoi fedelissimi. Appuntamento alle 22:30 per fare il punto sulla situazione. Punto fermo, probabilmente, evitare le elezioni anticipate come la peste.

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