"Inchiesta sulle follie green della Ue"

I conservatori: indagare sui fondi alle Ong disposti dall'ex commissario Timmermans

"Inchiesta sulle follie green della Ue"
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Esplode la polemica politica dopo la rivelazione del quotidiano olandese De Telegraaf di fondi europei utilizzati per finanziare ong che hanno svolto attività di lobbying a favore dell'ex commissario Ue al Green Deal Frans Timmermans. A chiedere chiarimenti sono soprattutto il gruppo Conservatori e Riformisti e i Patrioti. Il capo delegazione di Fratelli d'Italia Carlo Fidanza nel suo intervento nell'aula di Strasburgo ha proposto «una commissione d'inchiesta sul Green gate» affermando: «Ieri abbiamo avuto notizie di stampa, e poi la conferma inquietante del Commissario Serafin, che la scorsa legislatura ci sono state delle risorse pubbliche, oltre 700mila euro, usate per convincere membri di questo parlamento a favore delle follie green volute da Timmermans. Saremmo di fronte a un green gate. Proporremo una Commissione d'inchiesta per fare piena luce». Parole che non sono piaciute al vicepresidente di turno, la popolare tedesca Sabine Verheyen. Fratelli d'Italia presenterà inoltre un'interrogazione parlamentare in Italia alla Camera e al Senato come spiegano i presidenti dei gruppi Galeazzo Bignami e Lucio Malan.

Anche la Lega chiede di intervenire con un'interrogazione urgente alla Commissione europea, primo firmatario il capo delegazione Paolo Borchia e co-firmata da tutti gli europarlamentari leghisti, in cui ci si domanda se la Commissione «intende procedere a una revisione e/o al ritiro della legislazione interessata dai fatti riportati».

Forza Italia con il deputato Giuseppe Castiglione membro della commissione agricoltura, afferma che: «La notizia di una lobby ombra che aveva l'obiettivo di portare le politiche ambientali in cima all'agenda europea, certamente ci preoccupa ma non ci stupisce. Per anni abbiamo denunciato il pericolo dell'ambientalismo militante portato avanti da Timmermans e sostenuto dalle sinistre».

È proprio la commissione europea a provare a gettare acqua sul fuoco con uno dei suoi portavoce Balazs Ujvari: «Non c'è alcun problema sull'assegnazione da parte della Commissione di fondi Ue alle ong idonee: è sempre stato così più o meno ed è qualcosa che cerchiamo di continuare».

L'intenzione è comunque di «analizzare il modo in cui questo viene fatto» per evitare che i fondi Ue «siano poi utilizzati da loro specificamente per fare pressioni su alcuni membri dello staff della Commissione europea o membri del Parlamento europeo in modo estremamente mirato».

Ma c'è anche chi, come il socialista olandese Mohammed Chahim, ha provato a difendere Timmermans nel suo intervento in aula affermando che «in una società multiforme bisogna sentire tutte le voci, quindi anche quella delle ong, anche se quello che dicono non piace alla destra».

Intanto dall'Economic forum di Davos il presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha lanciato il Global Energy Transition Forum che raccoglie Brasile, Sudafrica, Canada, Emirati Arabi Uniti e Gran Bretagna: «abbiamo bisogno di

buone notizie in questi tempi, e la buona notizia è che il mondo va più veloce che mai nella storia verso l'energia pulita. Nel 2024 il mondo ha investito 2mila miliardi» in rinnovabili annunciando poi nuovi investimenti.

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