Silvio Berlusconi, assente a Rotterdam al congresso del Ppe a causa di un problema tecnico al suo aereo, ha condiviso un video sui social in cui ha tracciato la linea per il successo dell'Unione europea come entità compatta che ha l'obiettivo di ricoprire un ruolo di rilievo nello scacchiere internazionale. "L'unico modo per esercitare un ruolo nel mondo ma anche per difendere il nostro stesso modo di essere è quello di avere un'unica politica estera e di coordinare e unire tutte le forze militari degli Stati europei per diventare un protagonista militare di livello mondiale", dice Silvio Berlusconi.
Ma per arrivare a un elevato livello di coesione è necessario che l'Europa diventi una forza unica anche a livello economico: "E naturalmente anche per quanto riguarda l'agricoltura, l'energia, il fisco l'immigrazione si possono creare delle politiche comuni che possono dare vita a vere e proprie unioni nei vari settori. Per arrivare a questi risultati è indispensabile passare, in seno al Consiglio Europeo, dal voto all'unanimità a quello a maggioranza qualificata, in alcune materie, a partire appunto dalla politica estera e della difesa". E, ha ribadito Berlusconi, "credo proprio che il nostro partito, il Partito popolare europeo, possa svolgere un ruolo determinante per questo fine, perché noi siamo la famiglia politica più fortemente legata all'Europa, che più crede e e si identifica con i valori fondanti dell'Europa liberale, dell'Europa cristiana, in stretta sintonia con il resto dell'Occidente".
Queste considerazioni sono sempre state alla base del pensiero politico europeo del Cavaliere ma assumono ancor più rilevanza alla luce della guerra alle porte dell'Unione europea, che ha inevitabilmente costretto i Paesi membri a rivedere le loro politiche. "Noi siamo legati da un debito inestinguibile di gratitudine e di lealtà agli Stati Uniti. Ma, al di là della crisi ucraina, sono sempre più evidenti i segni di un cambiamento delle priorità di Washington conseguente alle sfide della Cina nel Pacifico. Ecco dunque che la unità politica e militare dell'Europa diventa indispensabile, una vera necessità", ha detto ancora il Cavaliere. Il leader di Forza Italia ha, quindi, spiegato: "Unità che significa prima di tutto un'autentica consapevolezza e condivisione dei valori sui quali si fonda il nostro modello sociale e civile. Questi valori sono in pericolo e nessun Paese è in grado di tutelarli da solo. Questo è l'errore di prospettiva dei cosiddetti sovranisti".
Silvio Berlusconi ha sottolineato che "l'alternativa alla politica estera e militare comune, potrebbe rappresentare per l'Europa, in prospettiva, un pericolo concreto, considerata la volontà espansiva globale del totalitarismo cinese. Speriamo non sia troppo tardi. Speriamo di farcela, dobbiamo farcela". I presupposti, però, sono buoni, perché "di fronte ad una palese aggressione da parte russa nei confronti di un Paese neutrale, l'Europa e l'Occidente hanno saputo reagire in modo equilibrato e, direi, soprattutto unitario". L'Europa ha avuto una reazione inaspettata per la Russia che, "oggi ha di fronte un Occidente molto più unito e più determinato del passato".
Silvio Berlusconi ha aggiunto: "Ancora una volta, rimpiango che i miei tentativi di avvicinare la Russia all'Unione europea e all'Alleanza atlantica non abbiano avuto seguito per l'opposizione di alcuni Paesi europei. Se si fossero realizzati, oggi lo scenario europeo e mondiale sarebbe molto diverso".
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