Il Papa emerito Benedetto XVI è in questi giorni indebolito da una fastidiosa infezione al viso che gli sta provocando forti dolori e che lo costringe a pesanti terapie antibiotiche. Ma dal suo entourage arrivano rassicurazioni: «Le condizioni di salute del Papa emerito non destano particolare preoccupazione fa sapere il suo segretario personale, monsignor Georg Gaenswein - se non quelle per un anziano di 93 anni che sta superando la fase più acuta di una malattia dolorosa, ma non grave».
A lanciare l'allarme sullo stato di salute di Ratzinger è stato il biografo dello stesso Benedetto XVI, lo scrittore Peter Seewald, secondo quanto riferisce il giornale tedesco Passauer Neue Presse. Seewald ha incontrato il Pontefice emerito sabato primo agosto, in Vaticano: Ratzinger sta attraversando un momento «estremamente fragile» per la sua salute, ha affermato il biografo. Il pontefice emerito, 93 anni, soffre di erisipela al volto, una malattia infettiva della pelle (una sorta di herpes) che sarebbe peggiorata al ritorno dalla Germania, da Ratisbona, dove si era recato per dare l'estremo saluto al fratello Georg.
«Le sue capacità intellettuali e la sua memoria non sono influenzate, ma la sua voce è appena percettibile», ha scritto il quotidiano tedesco, riferendo che durante l'incontro con Seewald, Ratzinger si è mostrato ottimista. E anzi, avrebbe anche detto che - se le forze fossero migliorate potrebbe tornare presto a scrivere, una delle sue passioni più intime insieme alla musica.
Benedetto XVI si è sempre mostrato lucido e attivo. Tanto che il 30 luglio, l'infezione al viso non gli ha impedito di festeggiare il compleanno del suo segretario Georg Gaenswein. Tuttavia, fatica a camminare e ha grandi problemi con la vista. Ora si è aggiunta questa erisipela, che lo avrebbe reso ancora più sofferente. Tracce di questo disturbo si erano già notate nelle foto diffuse il 18 giugno, quando appunto arrivò a Ratisbona per incontrare il fratello in fin di vita. Il viso del Papa emerito era visibilmente chiazzato e sofferente. Il viaggio di Ratzinger in Germania è stato il primo fuori dai confini italiani dopo la rinuncia al soglio di Pietro annunciata l'11 febbraio del 2013. Da allora Benedetto XVI si era recato soltanto a Castelgandolfo e nei dintorni di Roma.
Seewald si è recato sabato scorso al Mater Ecclesiae per presentare la nuova biografia Benedikt XVI. Ein Leben («Benedetto XVI Una vita»), il volume uscito in Germania a maggio di quest'anno e la cui pubblicazione in Italia è prevista in autunno.
Il giornale tedesco ha anche riferito che Benedetto XVI avrebbe già scelto dove essere sepolto, cioè nella cripta della Basilica di San Pietro, nella ex tomba di San Giovanni Paolo II, prima che la salma
del Papa polacco fosse spostata in Basilica dopo la canonizzazione del 2014. Come Wojtyla, anche Benedetto XVI avrebbe scritto già un testamento spirituale che potrà essere pubblicato, naturalmente, solo dopo la sua morte.
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