
E c'era un po' di folla sul Lungotevere davanti al Santo Spirito, mentre Sergio Mattarella passava «una notte tranquilla» con il suo pacemaker appena impiantato sotto il torace. Una coronarografia di controllo, poi alle 20 di martedì, al termine di una giornata intensa al Quirinale, l'intervento «perfettamente riuscito», come assicurano fonti mediche. Finita l'operazione, Sergio Mattarella è rientrato nel reparto di cardiologia diretto dal professor Roberto Ricci dove viene monitorato. E come sta? «Il presidente è totalmente asintomatico e in condizioni cliniche stabili», riferiscono dal Colle. La prognosi in questi casi prevede 48 ore di ricovero, quindi salvo complicazioni già oggi potrebbe essere dimesso. Dunque, allarme forse finito e niente supplenza da affidare a Ignazio La Russa: la presenza a Genova per le celebrazioni degli ottant'anni della Liberazione è confermata.
Il paziente, raccontano, segue con scrupolo le istruzioni dei medici ma è già piuttosto attivo. Ha letto i giornali sul tablet, ha parlato con qualche consigliere e aspetta il via libera per lasciare l'ospedale e tornare nei suoi appartamenti. Se il decorso continuerà in questa maniera favorevole, Mattarella approfitterà delle vacanze pasquali per trascorrere una breve convalescenza, magari a Palermo con la famiglia se il quadro clinico lo consentirà, prima di riprendere in pieno la sua attività. Già mercoledì 23 il primo impegno ufficiale in agenda.
Dal Quirinale filtra ottimismo. «Un intervento programmato che non destava nessuna preoccupazione», e il fatto che sia arrivato al Santo Spirito «con le sue gambe», cioè con le sue auto d'ordinanza, lo dimostrerebbe. Del resto installare un pacemaker, un dispositivo che controlla e regola il battito cardiaco, è considerato ormai un intervento di routine. La media in Italia dell'età di chi ricorre all'impianto e di 81 anni, e il capo dello Stato a luglio ne compirà 84. Il bollettino dell'ospedale, diramato in mattinata, conferma le buone condizioni del paziente. Non ce n'è sarà un secondo, non ce n'è bisogno. Oltre all'equipe del professor Ricci, il presidente è assistito dal suo medico personale Salvo Madonia, che lo ha accompagnato nelle indagini che hanno preceduto l'operazione e che lo seguirà nel breve periodo di riposo successivo alle dimissioni dal reparto.
Insomma, stando almeno alle fonti ufficiali, l'unico elemento che invita alla prudenza è legato all'età del capo dello Stato e alla determinazione con cui assolve il suo mandato. È possibile che abbia avuto qualche disturbo, qualche avvisaglia nelle ultime settimane che lo hanno visto nel frullatore politico, soprattutto sul piano internazionale, quando ad esempio ha retto il fronte della posizione italiana sull'aggressione russa all'Ucraina: dal parallelo con il Terzo Reich alle polemiche con il Cremlino alle pesanti minacce arrivate da Mosca. Il peso del ruolo non è indifferente. L'Europa, i dazi, la diplomazia parallela, gli incontri. E l'attività interna: oltre alle udienze, il presidente della Repubblica esamina, firma e talvolta commenta ventimila decreti l'anno. Ci vuole un fisico robusto. Senza parlare degli scontri sulla giustizia.
Mattarella, raccontano, ha molto apprezzato la solidarietà che gli è arrivata da tutti i partiti, le dimostrazioni d'affetto della gente via social o per lettera e gli auguri giunti dall'estero. Tra questi, il messaggio di Ursula von der Leyen. «Caro presidente, tutta l'Europa spera di vederla presto in piena forma», scrive su X in italiano. Ora una seconda notte in reparto, con l'idea di ridurre al minimo la vacatio e riprendere il prima possibile il timone del Quirinale.
E infatti i tempi scelti, l'orario serale dell'intervento, il periodo pasquale da dedicare alla convalescenza, tutto sembra organizzato apposta per poter presenziare nel pieno delle forze all'appuntamento clou del 25 aprile, che quest'anno dalla prospettiva del Colle per vari motivi è simbolicamente molto importante.
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