Intesa sui direttori Rai. Petrecca va allo Sport. Rao al Giornale Radio

La Tgr al salviniano Pacchetti. Giovedì il cda per il via libera

Intesa sui direttori Rai. Petrecca va allo Sport. Rao al Giornale Radio
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È stato necessario un lungo e laborioso lavoro di mediazione, ma alla fine si è trovato l'accordo sulle nomine di alcune direzioni giornalistiche strategiche della Rai rette ad interim o in scadenza: verranno sottoposte ad approvazione nel Cda di giovedì. Sono indicazioni che rispecchiano, pari pari, i rapporti di forza nella coalizione di governo e d'opposizione. Dopo settimane di rinvii, si è sciolto il nodo cruciale su cui si combatteva una estenuante partita tra Lega e Fratelli d'Italia: la guida della Tgr, la testata giornalista regionale, roccaforte del Carroccio, importantissima per l'informazione locale in vista anche delle prossime tornate elettorali. Il «partito» meloniano Rai avrebbe voluto sottrarla ai lumbard in osservanza al maggiore peso politico. Ma i leghisti, soprattutto grazie alle strategie del loro uomo di punta in Cda (il presidente pro tempore Antonio Marano che vanta una conoscenza decennale dei meccanismi Rai), sono riusciti a confermare in quella poltrona il salviniano Roberto Pacchetti.

In cambio la Lega ha ceduto a Fratelli d'Italia la direzione del Giornale Radio ora retto da Francesco Pionati che a luglio, quando il giornalista andrà in pensione, passerà nelle mani di Nicola Rao (che puntava alla Tgr), attuale direttore della comunicazione dell'azienda pubblica.

Un cambio importante si avrà anche a Rainews, la testata di informazione 24 ore: Paolo Petrecca, che ha avuto un rapporto complicato con la redazione da cui è stato recentemente sfiduciato, lascia la poltrona a Federico Zurzolo, attuale vide direttore Approfondimenti, in quota Forza Italia. Petrecca, di fede meloniana, andrà a dirigere RaiSport.

Al Tg3, che già guida ad interim, rimarrà invece Pierluca Terzulli, in quota Pd-5Stelle-Avs, posto che da sempre spetta alla sinistra. Un riconoscimento che, nella speranza della maggioranza, potrebbe servire per portare a termine la nomina di Simona Agnes a presidente Rai, passaggio ancora bloccato in Commissione Vigilanza.

Comunque, è tutta una partita di pesi e contrappesi che giovedì in Cda potrebbe avere ulteriori sviluppi. Oltre alle nomine nelle testate giornalistiche, l'ad Giampaolo Rossi potrebbe portare in Consiglio anche quelle delle direzioni di genere (e per queste non serve l'approvazione). Secondo gli accordi, cambio di guardia in casa Lega: al posto di Marcello Ciannamea (che non gode più di fiducia leghista) nella importante casella della direzione Intrattenimento Prime Time andrà Williams Di Liberatore, attuale responsabile della struttura Eventi sponsorizzati.

Il Carroccio potrebbe ottenere anche la direzione di Rai Cultura (si fa il nome di Fabrizio Zappi) e anche di Radio 2 (per Giovanni Alibrandi). Ciannamea verrebbe spostato ai Contenuti digitali, mentre Stefano Coletta prenderebbe la struttura Coordinamento generi.

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