Elena Gaiardoni
Probabilmente lo attraversava tutti i giorni quell'incrocio per andare a scuola, via Dupré e via Mac Mahon, anche correndo, ma ieri non è stato come tutti gli altri giorni. Ieri la bambina all'incrocio è rimasta incastrata sotto un tram, che l'ha colpita al piede sinistro alle 7.52 del mattino. Ore di sala operatoria e nel pomeriggio una parte dell'arto le è stata amputata all'ospedale Niguarda, dopo un accurato intervento effettuato da un'equipe di ortopedici e chirurghi plastici, che hanno fatto il possibile per recuperare quanto si è salvato dal tragico impatto.
Il tram andava a una velocità regolamentare, tanto che l'autista è riuscito a frenare in uno spazio di tre-quattro metri, ma non è stato sufficiente per proteggere il piedino di una dodicenne che attraversava la strada e ora dovrà imparare di nuovo il significato della parola «camminare». Non ha retto al dolore di un fatto e di un fato tanto ingiusto neppure l'autista del tram, perché quando ad essere ferito in coincidenze tanto drammatiche quanto inspiegabili è un bambino si sente un brivido che smorza qualsiasi ragione, che trancia la parola. Il trentacinquenne si trova in stato di choc all'ospedale Sacco.
Dopo un intervento chirurgico conclusosi nel pomeriggio, i medici hanno confermato che la dodicenne ha subito l'amputazione dell'avampiede sinistro, che comprende le dita e una porzione del collo dell'arto. Ricoverata nel Trauma Team del Niguarda, la bimba non ha bisogno d'assistenza in terapia intensiva. I chirurghi, stabilizzando la porzione di piede che è stato possibile salvare, hanno prestato particolare attenzione ai vasi sanguigni.
Ora si può dire che tutto era nella norma, che qui non c'è la Milano matrigna, con un mezzo pubblico che procedeva spedito, no, c'è una Milano normale: un tram e una bambina che alle 7.52 facevano regolarmente la loro corsa, ma quella della bimba è finita male. Si può dire che il tram numero 12 alle 7.52 oggi rifarà il suo tragitto. Ma una bambina no.
L'azienda dei trasporti milanese ha specificato che le strisce pedonali dell'incrocio sono dotate di un sistema a baionetta per rendere più sicuro l'attraversamento, ma secondo alcune persone di passaggio la dodicenne non era sulle strisce. Un altro episodio riporta l'attenzione verso questo luogo. Nello stesso tratto di via Mac Mahon una ragazza di 14 anni, Valentina Gallotta, fu investita il 7 gennaio 1999. Venne uccisa da un tram mentre, intorno alle 8 del mattino, stava andando al liceo scientifico Bottoni dopo aver dato l'ultimo saluto alla mamma.
Il Codacons propone di dotare tutti i mezzi pubblici di Atm (Aziena trasporti milanesi) di un dispositivo di sicurezza per la frenata intelligente. Si tratta di un sistema denominato «Smart city break support» ed è pensato proprio per aiutare il conducente della vettura ad evitare collisioni frontali a bassa velocità in pieno centro o nel caso di forte traffico. Il sistema si basa sull'utilizzazione di un sensore laser per rilevare un veicolo, oppure un ostacolo.
Quando si guida a velocità compresa tra i 4 ed i 30 Km/h è in grado di accelerare l'operazione di frenata.Ultimi giorni di scuola. Profumo di vacanze a pochi passi. Per una bimba sta per iniziare un tragitto che le insegnerà una nuova consapevolezza di quante strade un uomo possa fare.
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