
I bollettini medici di Papa Francesco in questa ultima settimana sono stati una sorta di montagna russa: prima il rischio sepsi e la risposta tardiva alle cure antibiotiche, poi i miglioramenti, con la tac e gli esami del sangue incoraggianti. E ora pare ci sia un nuovo aggravamento.
Ci aiuta a capire meglio lo pneumologo Giorgio Luraschi, Centro diagnostico italiano.
1. È grave una crisi isolata di broncospasmo?
Nei pazienti anziani con in corso una polmonite bilaterale è facile ci siano crisi di dispnea, in particolar modo se, come Papa Francesco, soffrono di asma. Le crisi asmatiche si possono verificare nel momento in cui c'è un'infezione respiratoria in corso, banalmente anche con una bronchite.
2. La crisi «ha determinato un episodio di vomito con inalazione e repentino peggioramento del quadro respiratorio». Cosa comporta?
Questa non è una buona notizia. Quando un paziente mangia normalmente e non artificialmente, c'è il rischio polmonite ab ingestis, cioè dovuta all'infezione provocata dal cibo che erroneamente, anche durante una crisi respiratoria o banalmente di tosse, entra nelle vie aeree. Questo complicherebbe il quadro polmonare. Tuttavia Bergoglio è stato immediatamente broncoaspirato e questo potrebbe scongiurare complicazioni.
3. Gli antibiotici sarebbero in grado di bloccare un'infezione ab ingestis?
Non quelli somministrati al momento. L'infezione, se si sviluppasse, andrebbe oltre lo spettro coperto dagli antibiotici della terapia, studiati e mirati «solo» contro i molteplici batteri che hanno provocato la polmonite.
4. I medici potrebbero decidere di ricorrere alla Peg, cioè all'alimentazione attraverso una sonda collegata direttamente allo stomaco?
L'ab ingestis rappresenta un rischio ulteriore. Se ci dovessero essere altri episodi come quello di ieri e se il quadro fosse compromesso, allora i medici potrebbero valutare il sondino allo stomaco per provvedere al nutrimento. Ma è presto per dirlo.
5. Il Papa ha iniziato la ventilazione meccanica non invasiva, con una buona risposta sugli scambi gassosi. Cosa vuol dire?
Finora il Papa ha ricevuto l'ossigenazione ad alto flusso come supporto respiratorio.
Con la ventilazione meccanica avrà un aiuto in più per respirare con la minor fatica possibile. Una buona ossigenazione è fondamentale per combattere l'infezione e per mantenere pressione e valori del sangue tali da irrorare gli organi. A 88 anni un paziente solitamente non viene intubato.
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