Ira di Salvini sui Cinque Stelle: ​"Hanno rotto coi loro metodi"

Tensioni nel governo: la Lega irritata dalla gestione M5S sulla via della seta. E Salvini sbotta al vertice con Conte

Ira di Salvini sui Cinque Stelle: ​"Hanno rotto coi loro metodi"

L'amore non è bello se non è litigarello, dicevano i saggi. E se è vero che i detti popolari spesso c'azzeccano, anche nelle nozze politiche valgono più o meno le stesse regole. Inutile nascondersi. Tra Lega e M5S per ora il matrimonio regge, ma tra i due sposini c'è maretta. E non poca.

A "dividere" Di Maio e Salvini sono i temi caldi del momento: via della seta, F35, dibattito sulla famiglia. Normale, a pochi mesi dalle elezioni europee. I due partiti puntano a distinguersi l'uno dall'altro per raccogliere più consensi possibili. Ma secondo quanto trapela da fonti di una e dell'altra parte, l'insofferenza per le mosse degli alleati sembra essere sempre crescente.

I Cinque Stelle monitorano da vicino il ministro dell'Interno per capire quanto "strappa da noi su ciascun tema". Salvini invece mette nel mirino "il metodo" dei pentastellati nella gestione dei dossier che scottano, soprattutto su quello che riguarda la Cina e la nuova via della Seta. La Lega non avrebbe nulla contro il testo dei protocolli del memorandum tra Roma e Pechino, ma molto da ridire invece sul "come" i grillini abbiano gestito la cosa. Secondo quanto apprende l'Agi, infatti, il Carroccio non avrebbe visto di buon grado la decisione di tenere nel cassetto il dossier fino a cose fatte. Un "metodo", appunto, di cui Salvini si sarebbe lamentato anche durante l'ultimo vertice con Giuseppe Conte e Luigi Di Maio. Di fronte ai colleghi di governo il leader leghista avrebbe messo sul tavolo la "mancata condivisione" dei dossier. Uno sgambetto mal digerito.

Non siamo ancora alle accuse di tradimento. Ma poco ci manca. Gli sposini gialloverdi si sono già pizzicati sulla Tav e ora tornano a scornarsi sulla Cina. Senza contare che frizioni permangono pure su F35 (i 5 Stelle vogliono una rivisitazione del progetto, la Lega punta ad andare avanti), sull'autonomia (il M5S frena, il Carroccio preme) e sul congresso mondiale delle famiglie (Salvini parteciperà, per Di Maio è roba da "Medioevo").

Il ministro dell'Interno, riferiscono qualificate fonti leghiste all'Agi, sarebbe "stufo" di questo tira e molla e da settimane andrebbe a ripetere ai suoi che i 5 Stelle "hanno rotto" con i loro metodi.

Per ora, però, il titolare del Viminale non ha alcuna intenzione di divorziare. In vista ci sono le elezioni europee. Una volta chiuse le urne, tutto potrebbe cambiare. Nonostante i due leader gialloverdi assicurino di essersi davvero giurati amore eterno.

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