Non ci saranno modifiche al memorandum sulla Via della Seta. A comunicarlo sono fonti grilline dell'esecutivo dopo il vertice di governo a Palazzo Chigi tra Giuseppe Conte e i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Al faccia a faccia sulla questione cinese hanno anche partecipato il ministro dell'Economia Giovanni Tria e il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi. "Dei 13 paesi che hanno sottoscritto il memorandum con la Cina l'Italia è l'unico che richiama diffusamente principi e regole europee - ha affermato Conte - rafforzeremo la Golden Power per rafforzare gli interessi nazionali", ha affermato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il premier subito dopo il vertice ha sottolineato che l'intesa con Pechino non avrà vincoli troppo stringenti per Roma: "Non ci impegnano a nulla con l'intesa programmatica. Se non alla sottoscrizione di volta in volta di accordi che andranno valutati uno per uno".
Infine è arrivata anche la reazione del vicepremier Luigi Di Maio: "Oggi vince il Made in Italy, con la Belt and Road Initiative l'Italia ha deciso di essere più
sovrana. Non è un'intesa politica con la Cina ma un'opportunità commerciale". L'ultima dichiarazione però è un messaggio per gli Stati Uniti: "Restano infatti il nostro principale alleato e la Nato la nostra casa naturale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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