Il coordinatore del Caim, Davide Piccardo, in questi giorni si è distinto con post a favore di Erdogan pubblicati su Facebook. "Gulenisti e massoni non vi invidio per niente” è uno dei commenti sul suo profilo. In un altro scrive: "Ho visto militari presi a schiaffoni che manco Bud Spencer". E ancora "Onore al popolo turco. Allahu akbar". Ha rincarare la dose scende in campo anche il padre, Hamza Roberto Piccardo: "Dopo tante primavere bidone, ora una vera rivoluzione. Non mi interessa neppure chi l'abbia innescata, quello che conta è che a quasi cento anni da Ataturk la Turchia torna ad essere una grande nazione musulmana di fatto e di diritto. Allah protegga nostro fratello Erdogan e tutto il popolo turco".
Ieri Davide Piccardo esce su Facebook con un commento agli attentati in Germania: "Americanizzazione della società. E invece di interrogarsi sulle ragioni di un sempre più diffuso disagio psichico si mobilitano i riservisti e si criminalizzano i musulmani". Una dichiarazione che non necessita commenti. Del resto il coordinatore del Caim non è certo nuovo a imbarazzanti polemiche su Facebook, come quel commento di pessimo gusto: "È finita la pacchia” in riferimento agli scontri fuori di una sinagoga parigina di due anni fa. Un’uscita che generò forte imbarazzo all’interno degli ambienti politici milanesi a lui vicini e forti proteste da parte della comunità ebraica. Giorni fa il coordinatore del Caim si era rifiutato un’altra volta di collegare gli attentati all’estremismo islamico: "A volte è l’integralismo religioso inquadrabile in un conflitto globale, a volte è il disagio delle periferie, altre è pura criminalità. La semplificazione che ricomprende tutto sotto l’ombrello del 'terrorismo islamico' è falsa e soprattutto pericolosa".
Al di là del fatto che Piccardo rifiuta il termine "integralismo islamico", preferendo la parola "religioso", sembra non rendersi conto che è proprio il terrorismo islamico a utilizzare personaggi a volte provenienti dalle periferie degradate e con precedenti penali per attuare attentati. Se poi alcuni degli attentatori hanno anche problemi psichici, è un elemento in più, ma di certo non la causa, che va invece ricercata in quell’indottrinamento che fa breccia nelle menti degli attentatori e che trova fondamento nell’ideologia di personaggi come Ibn Taymiyya, Hassan al-Banna, Sayyd Qutb, Omar Bakri Muhammad. Ideologia che ha fornito le basi teoriche a gruppi terroristi come Hamas, al Qaeda, Gia, Gamaa al Islamiyya ed altri ancora. Dunque Piccardo dovrebbe prendere atto di ciò ed esprimersi chiaramente sulle sue posizioni ideologiche.
Davide Piccardo è disponibile a condannare la repressione messa in atto da Erdogan nei confronti degli oppositori, degli accademici, dei docenti, dei giornalisti? Cosa ne pensa poi la Mili Gorus, organizzazione islamista turca interna al Caim, della repressione erdoganiana? C’è inoltre un ulteriore aspetto su cui riflettere: può il Caim continuare ad essere “coordinato” da un esponente che avanza idee di
questo tipo? È accettabile che la giunta milanese intrattenga rapporti con personaggi che tengono posizioni di questo tipo? Non dimentichiamo che la prima grande moschea di Milano stava per finire proprio in mano al Caim.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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