"Italia a schiena dritta Bucci? È l'uomo giusto"

La premier a Genova con Tajani e Salvini lancia il centrodestra unito. "Dicevano saremmo durati sei mesi ma si sono svegliati tutti sudati"

"Italia a schiena dritta Bucci? È l'uomo giusto"
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Dal nostro inviato a Genova

Un governo con la schiena dritta, un'alleanza che dopo 24 mesi di lavoro gode ancora di ottima salute. Si ritrova in Liguria il centrodestra. Lo fa dopo aver celebrato i due anni di lavoro a Palazzo Chigi, lanciando la corsa a governatore del sindaco di Genova Marco Bucci, alla vigilia di elezioni regionali che fra domani e lunedì chiameranno alle urne un milione e 300mila elettori, per una sfida inevitabilmente anche politica, fra nove candidati.

«La strada è giusta», scandisce la premier, snocciolando orgogliosa i risultati di questo lavoro e confermando tutti gli obiettivi, dalla lotta all'immigrazione irregolare alle riforme, mentre sta per varare una manovra stretta fra i margini finanziari ristretti e la necessità di dar respiro all'economia reale. «Oggi l'Italia cresce più della media dell'eurozona - ricorda - lo spread da quando ci siamo insediati è sceso di 100 punti, la borsa nel 2023 ha fatto le performance migliori d'Europa, l'inflazione più bassa del G7, un'agenzia ha rivisto in positivo il rating» rivendica la premier, affiancata dai suoi vice, Antonio Tajani e Matteo Salvini.

E di fronte all'entusiasmo di Genova, il centrodestra ritrova le ragioni della sua compattezza, in un passaggio delicato, con avversari che hanno alzato il tiro. «I sostenitori dell'immigrazione senza regole stanno mettendo in campo tutti gli strumenti di cui dispongono per bloccare questa iniziativa - avverte -. Supereremo tutti gli ostacoli e il protocollo funzionerà, sono pronta a lavorarci giorno e notte» promette la premier.

Nonostante la pioggia battente e l'allerta meteo la sala scelta dal centrodestra, una delle più grandi della città, è piena. E a dispetto dell'allerta meteo la manifestazione si apre con quello che ormai è l'inno del centrodestra: «Ma il cielo è sempre più blu». Meloni ricorda che il governo è partito nel 2022 con pronostici sfavorevoli, con l'aperta ostilità di molti (in Italia e non solo) e in condizioni oggettivamente difficili, fra post Covid e guerra, e presentando la dirompente novità di un presidente del Consiglio, donna e di destra. «Quando mi sono insediata ho fatto una promessa, che avremmo stravolto tutti i pronostici» ammette. «Dicevano di noi: dureranno massimo sei mesi - spiega - arriverà la tempesta finanziaria, l'Italia andrà in default e l'Italia sarà totalmente isolata. Poi si sono svegliati tutti sudati. Sono passati due anni di governo che ha la schiena dritta e le idee chiare».

Il leader leghista Salvini ricorda il presidente uscente Giovanni Toti, l'azzurro Tajani spiega la divisione dei compiti fra alleati: «Ognuno deve raccogliere consensi nell'area dove è punto di riferimento, con una visione comune».

E anche in Liguria i piani della sinistra sembrano già ribaltati. Si è chiusa una campagna lampo, iniziata il 26 luglio dopo le dimissioni di Toti, che ha lasciato dopo 86 giorni di domiciliari legati a un'indagine «a strascico», patteggiando una pena lieve ma senza ammettere gli addebiti. «Fino a qualche settimana fa la sinistra già cantava vittoria - incalza Meloni -. Noi ci siamo trovati ad affrontare una situazione difficile, pregustavano qui in Liguria una vittoria schiacciante. Poi sono tornati a dover fare i conti con la realtà» infierisce.

Il principale avversario di Bucci è Andrea Orlando, spezzino di nascita ed ex ministro, uomo di fiducia di Elly Schlein, a capo di una coalizione che si presenta con Avs, 5 Stelle e civici e con un programma confuso. La vera incognita è l'astensione. Il finale di partita è tutto da scrivere, ma certo il campo largo non se lo immaginava così difficile dopo la tempesta giudiziaria che ha investito Genova nei mesi estivi. Anzi, per Pd e compagni le elezioni liguri avrebbero dovuto lanciare un trittico autunnale di regionali col vento in poppa, per annunciare finalmente una svolta politica all'intero Paese. Così non sembra, a vederla da Genova. Così non sarà in ogni caso. Si è messo in mezzo il sindaco Bucci, con una discesa in campo propiziata proprio dalla leader di Fdi. «Mettiamo in campo l'uomo migliore che il centrodestra ligure potesse vantare e quell'uomo è Marco Bucci - ha detto anche ieri -.

Non smetterò mai di ringraziarlo per la sua determinazione. So che per lui non è stata una scelta facile e leggera. Considero osceno che la salute sia stato un elemento per attaccare Bucci. Quelli che lo attaccano dovrebbero insegnare il coraggio di una persona del genere».

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