Gli italiani non si fidano di Conte: gradimento in caduta libera

Il premier non riesce a mantere il livello di apprezzamento per la gestione della pandemia: perde il 30% e così meno della metà degli italiani si fida di lui

Gli italiani non si fidano di Conte: gradimento in caduta libera

Arrivano brutte notizie per Giuseppe Conte: dopo aver passato mesi a pavoneggiarsi e a godere di un buon livello di fiducia (fragile) da parte dei cittadini italiani, ora il premier deve fare i conti con un brusco calo di gradimento nei suoi confronti. Eh sì, perché adesso il presidente del Consiglio ha perso circa il 30% di apprezzamento rispetto ai picchi che si sono registrati nel corso dell'emergenza Coronavirus: come si apprende dagli ultimi dati rilevati da Termometro Politico, i giudizi positivi verso il suo operato rappresentano solo il 41,1%. Numeri davvero negativi, considerando che secondo alcuni istituti di statistica aveva toccato anche quota 70%.

Ma quali potrebbero essere le cause alla base di questa caduta libera? Indubbiamente il progressivo allontanamento dalla televisione, in seguito a mesi in cui quasi quotidianamente compariva sui teleschermi per diramare comunicazioni al nostro Paese mediante continue dirette a reti unificate. L'avvocato è tornato in scena pochi giorni fa, tra l'altro alla Festa dell'Unità di Modena. E poi va sottolineato che solitamente, nei momenti di particolare difficoltà, si tende a stringersi attorno alla figura istituzionale di governo.

Conte perde consensi

Il premier aveva già subito un calo dei consensi in seguito al matrimonio giallorosso: il passaggio dal Conte 1 al Conte bis non è stata di certo un'immagine positiva per lui, ma con il passare delle settimane era riuscito a guadagnare un gradimento piuttosto importante. Come riportato dall'edizione odierna di Libero, nell'analisi di Termometro Politico si legge che il piccolo rimbalzo di gennaio e febbraio di quest'anno al 40,4% e al 39,1% aveva segnato una stabilizzazione su livelli dignitosi, "ma a fare la differenza è stata l'emergenza Coronavirus, che in Italia come all'estero ha segnato una fase di alta fiducia verso i governi al potere". Così il gradimento del presidente del Consiglio è rapidamente risalito al 45,5% a marzo, al 49,9% ad aprile e addirittura al 59% a maggio. Ma in tre mesi il suo consenso sembra essersi del tutto polverizzato.

E tra poco più di una settimana ci sarà un appuntamento cruciale: le elezioni Regionali potrebbero avere delle ripercussioni sulla stabilità dell'esecutivo. Come se non bastasse vi sono altri ostacoli da superare, dalla riapertura delle scuole alla crisi economica, passando per la gestione dei fondi europei.

Il 62,6% degli italiani è convinto che le consultazioni del 20 e 21 settembre vedranno il centrodestra prevalere sul centrosinistra: per il 24,6% il risultato finale sarà di 5-1 per il centrodestra; per il 32,1% di 4-2; per il 5,9% finirà addirittura con un cappotto (6-0). Tuttavia solamente 2 italiani su 10 credono a una caduta del governo Conte: la maggioranza relativa (45,2%) ritiene più probabile la nascita di tensioni con conseguente rimpasto.

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