L’addio di Vendola al partito: "Pronto a lasciare Sel"

Il bilancio dopo dieci anni alla guida della Puglia: "Voglio tornare a fare il militante di base"

L’addio di Vendola al partito: "Pronto a lasciare Sel"

"Il mio futuro sono questi due mesi che mancano alla fine della legislatura, perchè sono impegnatissimo a fare il mio dovere. L’obiettivo mio fondamentale è recuperare la cosa che più mi è mancata in questo decennio: l’allegria". Dopo dieci anni alla guida della Puglia, Nichi Vendola saluta e se ne va. All'incontro di fine mandato non dice addio solo alla Regione ma anche al Sel. "Voglio mi restituiscano l’allegria. Perché è un vivere spericolatamente ogni giorno, stare su tutte le frontiere. Sentirsi responsabile di tutto, con giorni e notti che sono indimenticabili".

Tenendo a Bari la conferenza stampa di fine mandato alla presenza di tutti gli assessori della Giunta regionale, Vendola ha fatto gli auguri a chi verrà dopo di lui: "La Puglia migliore non una bandiera ma obiettivo da seguire giorno per giorno". Va avanti a suon di slogan e, tra le parole forbite e ricercate, si incensa lasciando trasparire una punta di rammarico. "È stato un miracolo se penso a cosa abbiamo dovuto affrontare, visto che - ha spiegato - siamo nell’ottavo anno di crisi ed al ventesimo anno di continua riduzione dei trasferimenti da Roma al sud, con il leghismo che ha vinto aumentando il divario sviluppo nord-sud". Quello che Vendola non dice è che, nonostante la mala gestione della Regione, sia riuscito a bissare il mandato. "Ho assistito - ha aggiunto - alla trasformazione delle risorse comunitarie in fondi sostitutivi ordinari, vivendo l’impossibilità di spendere per il patto di stabilità, quel cappio al collo contro cui ho lottato da solo per anni".

Nonostante le lodi che si è tessuto, Vendola se ne va. Chiude con la politica ad alto livello. D'altra parte il Sel ha perso via via sempre più consensi e rischia di farsi offuscare dal progetto di Maurizio Landini. Così, Vendola preferisce uscire di scena così. "Io non scappo nello spazio - ha ironizzato - come un giorno titolò un giornale". Concluso il mandato alla presidenza della Regione Puglia, spera che "cominci l’ultimo percorso della mia vita pubblica in cui intendo accompagnare Sel verso una nuova destinazione e poi spero mi sia consentito di fare un passo indietro".

"Quelli come me non lasceranno mai la politica, che è un modo di percepire la vita - conclude - però non è obbligatorio stare nelle istituzioni o essere leader. Ci sono dei cicli e spero di tornare nella condizione di militante".

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