"Là sotto è come la Concordia". Tutti gli ostacoli alle ricerche

Operazioni a 50 metri di profondità, immersioni di 12 minuti e spazi angusti: "Avanzare è molto difficile". Aperto un varco nel relitto del "Bayesian"

"Là sotto è come la Concordia". Tutti gli ostacoli alle ricerche
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Cuscini e materassi. È ciò che resta del veliero Bayesian abbattuto lunedì mattina da una tromba d'aria nello specchio d'acqua antistante Porticello, a Palermo. Tutt'intorno è solo mare. Le onde si rincorrono sollevate dal forte vento che porta via le voci dei sommozzatori dei vigili del Fuoco e della guardia costiera, intenti a operare tentativi di perlustrazione nello yacht di lusso adagiato a 50 metri di profondità, divenuto bara del tycoon britannico Mike Lynch e della figlia Hanna, di Jonathan Bloomer, presidente della Morgan Stanley International, e di sua moglie Anne Elizabeth Judith Bloomer, del legale di Lynch, Chris Morvillo e della moglie Nada.

Il vento dilapida anche il rumore degli elicotteri della guardia costiera, che si alzano in volo da diverse basi e continuano a perlustrare, malgrado la desolazione che c'è intorno alla boa rossa, posta a segnale del punto in cui è affondata l'imbarcazione di lusso. Effettuano diversi voli, come l'elicottero AW 139 della Guardia costiera di Catania che ieri è decollato due volte dalla base di Fontanarossa. Sono tre le squadre di speleo-sub impegnate nella ricerca: due della guardia costiera, che si servono anche di un robot subacqueo, e una dei vigili del fuoco. Lunedì avevano recuperato il corpo del cuoco dell'equipaggio, Ricardo Tomas, canadese di origine antiguana. I sub non sono riusciti, però, ad andare oltre il ponte di comando «pieno di cavi elettrici», a causa di suppellettili che ostacolano il passaggio, ma non hanno trovato nessuno. Un varco è stato aperto. Si ritiene che i corpi siano intrappolati nelle cabine, vista l'ora del naufragio avvenuto alle 4,30 di lunedì mattina. «Abbiamo individuato una vetrata dalla quale potremmo entrare - dice Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza del Comando generale dei Vigili del Fuoco -. Ma è chiusa dall'interno e spessa 3 centimetri, dunque dobbiamo riuscire a rimuoverla e poi potremo avanzare. È una Concordia in piccolo prosegue -. All'interno del veliero gli spazi sono ridottissimi e se si incontra un ostacolo è molto complicato avanzare, così come è molto difficile trovare dei percorsi alternativi». Ci sono anche difficoltà riguardo ai tempi di immersione. «Alla profondità dell'imbarcazione spiega Cari i sub possono rimanere sott'acqua per 12 minuti massimo, di cui due servono per scendere e salire. Dunque il tempo reale per poter effettuare le ricerche è di 10 minuti a immersione». Sarà importante, ai fini dell'accertamento della dinamica di quanto accaduto, un video ripreso dalle telecamere di una villa sita a 200 metri dal luogo del naufragio. Riprende il veliero che cola a picco in meno di un minuto.

Da una prima ispezione dei sub risulterebbe che l'albero maestro non ha lesioni, almeno per i primi 50 metri, ciò che disegna un quadro molto diverso da quello iniziale, secondo cui l'albero si sarebbe spezzato in due. La barca, lunga 56 metri, è inclinata di 90 gradi sulla parte destra. Ieri sul naufragio della Bayesian si è tenuto un vertice alla guardia costiera, alla presenza del prefetto. Intanto a Porticello sono arrivati l'ambasciatore del Regno Unito Edward Llewellyn e gli investigatori britannici, ufficiali della Marina, che potranno fornire supporto tecnico all'inchiesta aperta dalla procura di Termini Imerese. A Londra infatti c'è molta attenzione sulla vicenda. Al vaglio dei pm italiani le possibili cause della tragedia, dall'evento meteo marino eccezionale all'errore umano come il non avere previsto il maltempo o l'averlo fronteggiato in maniera errata. Per cercare di sbrogliare la matassa gli inquirenti, guidati dal procuratore Ambrogio Cartosio sentiranno personalmente i superstiti, ospitati nel vicino resort Domina Zagarella di Santa Flavia.

Un adempimento necessario per consentire a chi deve rientrare nel Paese di origine di lasciare la Sicilia e l'Italia. Ma l'indagine è all'inizio e i tempi non sono prevedibili, anche in proiezione futura, con il recupero delle salme dei dispersi e l'esecuzione - quasi certa - delle autopsie.

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