L'abito colorato fa bene all'umore

Moda e «cromoterapia»: il viola favorisce il sonno, il blu è antistress

Lucia Serlenga

Il viola? Favorisce il sonno. Il blu? È un ottimo antistress. Il rosso fa salire l'emoglobina e quindi le difese immunitarie, il verde aiuta i muscoli, il giallo è un antidepressivo. «Quando non ho più blu, metto del rosso» diceva Picasso ma per i profeti della cromoterapia un colore non è uguale all'altro, ognuno avrebbe effetti benefici e precisi sul corpo. Massimo Giorgetti, il quarantenne designer del brand MSGM che ha fatto del giallo e dell'arancio fluo due delle sue nuance feticcio, manda in scena la sua visione di tonalità che fanno bene al corpo, all'anima e alla moda. «Colori che accentuano il carattere deciso di una collezione più street che mai» spiega, rivelando di aver ottenuto l'effetto di una forte saturazione facendo la stessa operazione che si compie con Photoshop con il tasto «hue saturation» e in più prendendo i dipinti digitali di Fréderic Sanchez e la dripping paint di Omar Hassan, l'artista venuto dal ring. Ed ecco il felice risultato di un artistico imbrattare abiti a strati decorati con broderie anglaise e trench di gabardine con rasi in contrasto, alzare il tono delle camicie con un tessuto croccante chiamato Tyvek e scrivere sui completi di maglia bucherellata i nomi dei colori con le loro rispettive intensità. Una bella dimostrazione d'ottimismo. La stessa che Alessandro De Benedetti, bravo designer della nuova Mila Schön, la collezione che mette in risalto nuove interessanti architetture nei volumi e il moulage, la creazione a manichino tipica della haute couture, mostra attraverso una serie di magnifici abiti in raso di seta lavato, lasciati liberi di avvolgere il corpo con l'energia dell'arancio zucca e del giallo girasole. Bellissimi i sandali e le décolleté con piccolo tacco di tre centimetri rivestiti e impacchettati con i tessuti della collezione. Gialli, fucsia e verdi accendono invece la visione di una femminilità senza incertezze secondo Rocco Barocco che guarda a Oriente con la sicurezza del suo essere un profondo conoscitore dei segreti della couture e della costruzione degli abiti intorno al corpo ma anche dell'importanza degli accessori come imprescindibili dettagli di stile. Non a caso le sue linee di borse e scarpe rappresentano il cinquanta per cento del fatturato globale e crescono fino al 15 per cento ogni anno. «Ho scelto chiffon e satin per disegnare un nuovo romanticismo» dice lo stilista prima di far uscire in passerella una serie di camicie e abiti kimono con stampe di maschere giapponesi e ricami luminosi di carpe, il simbolo della prosperità e della buona fortuna. Belli e sensuali anche i completi di giubbino e jeans in denim stretch laccato e gli abiti neri sottili come colonne impreziositi da pizzi e illuminati da ricami e paillette. L'El Dorado di Salvatore Piccione, trentenne designer siciliano che firma la collezione Piccione.Piccione sempre più apprezzata dai buyer internazionali, richiama un disegno dell'architetto e paesaggista brasiliano Roberto Burle Marx per scelta di colori forti e pura emozione catturati alla natura. La bellezza delle stampe grafiche coloratissime popolate da flora e fauna tropicali s'imprime sui tessuti, ricami preziosi disegnano fiori esotici.

La forza prorompente della natura selvaggia viene talvolta esaltata da nuance più forti come arancio brillante, rosso e fucsia. Ma per un'estate che sia vibrante e purificante al tempo stesso, arriva una bella teoria di bianchi candidi come la sabbia delle spiagge del Nordeste brasiliano.

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