Le lacrime della Meloni al funerale di Francesco

Dal Quirinale a Testaccio senza passare da Palazzo Chigi: Giorgia Meloni al funerale del giovane Valdiserri nel giorno del giuramento

Le lacrime della Meloni al funerale di Francesco

Il 22 ottobre 2022 per il nostro Paese verrà ricordato come il giorno del giuramento come presidente del Consiglio di Giorgia Meloni, primo premier donna della Repubblica italiana. Si è presentata puntuale al Quirinale, ha giurato davanti agli occhi emozionati del suo compagno e della sua bambina, e ha assistito al giuramento dei suoi ministri. Ha brindato rapidamente con il presidente della Repubblica e il nuovo esecutivo e poi è salita in macchina per lasciare il Colle. Niente cerimonia della campanella, oggi, per Giorgia Meloni. Subito dopo aver lasciato il Quirinale, infatti, la premier è andata a Testaccio.

Non la attendeva nessun impegno istituzionale ma oggi, per lei, c'era forse qualcosa di più importante del cerimoniale di investitura come presidente del Consiglio. Giorgia Meloni, nel giorno del suo giuramento, ha partecipato ai funerali di Francesco Valdiserri, 18enne figlio di due delle firme di punta del Corriere della sera, falciato da un'auto mentre percorreva, a piedi, il marciapiede di una strada di Roma.

La premier non è voluta mancare, ci è voluta essere per offrire il suo personale sostegno a due genitori travolti dal dolore. Perché umanamente, oggi, Giorgia Meloni non voleva essere che lì. Non un atto dovuto ma qualcosa che il presidente del Consiglio sentiva di dover fare, da donna e da madre. E le sue lacrime, impossibili da trattenere quando davanti hai la bara di un 18enne, hanno colpito molti ma non chi la conosce, perché la vita vera non è all'interno di quei Palazzi ma è fuori. E Giorgia Meloni, cresciuta alla Garbatella, lo sa bene.

"Giorgia", come la chiamano moltissimi italiani, non ha mai nascosto la sua emozione in questi due giorni, nemmeno al Quirinale. E perché avrebbe dovuto? Era emozionata durante la lettura della lista dei ministri, così come lo era durante il giuramento, ripetuto a memoria. Lo sguardo fiero e orgoglioso è stato tradito dalla voce che si è spezzata in più occasioni, facendo emergere quel lato umano che, a dispetto di quanti l'hanno sempre attaccata, lei non ha mai rinnegato.

Molti parlano di rivalsa per la ragazza cresciuta in periferia a Roma con la passione della politica. Ma il tempo della rivalsa per Giorgia Meloni è finito tempo fa, per lei ora c'è quello dell'affermazione. A differenza di molti che l'hanno preceduta, la premier in carica ha dimostrato di non voler mettere distanza tra la sua persona, che oggi rappresenta le istituzioni, e gli italiani. Viaggia nel sedile anteriore dell'auto di servizio e non in quello posteriore dove, solitamente, prendono posto le personalità. Probabilmente a breve le verrà consigliato di cambiare abitudini per questioni di sicurezza, ma intanto anche oggi ha preferito sedersi accanto all'autista e non al suo staff, andando via dal Quirinale.

E se qualcuno parla di propaganda, evidentemente non conosce la storia politica e personale di

Giorgia Meloni, che ha sempre frequentato le periferie, dove è cresciuta, dove vive la sua famiglia e dove lei stessa abita. E da dove non ha intenzione di andare via, nemmeno ora che potrebbe trasferirsi a Palazzo Chigi.

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