L'Aeronautica si esercita a Pantelleria per il debutto dell'F-35 ultima versione

Un test della capacità di mettere in azione un "pacchetto" di forze completo

L'Aeronautica si esercita a Pantelleria per il debutto dell'F-35 ultima versione

Pantelleria Che cosa accadrebbe nel caso in cui l'Italia avesse la necessità di intervenire rapidamente in una delle tante aree di instabilità che circondano il Paese? È da questo concetto che giovedì ha preso forma a Pantelleria l'esercitazione «Proof of Concept Expeditionary», un evento pensato per testare le principali e peculiari capacità di proiezione delle forze che la nostra Aeronautica militare è in grado di esprimere oggi al servizio della Difesa e della nazione. Per la prima volta è stato messo in campo l'F-35B, il velivolo quinta generazione in versione Stolv (Short take off and vertical landing), al centro dell'esercitazione che si è svolta nel Mediterraneo centrale.

L'aereo, che è già in possesso dell'Arma azzurra anche nella sua versione A, può decollare in scramble (la modalità di ingresso in azione dei caccia intercettori) in tempi brevissimi e anche in scenari difficili.

Lo scopo dell'esercitazione è stato quello di verificare la capacità di proiettare, con brevissimo preavviso, un adeguato pacchetto di forze, completo di tutte le sue componenti. Oltre all'F-35, anche assetti logistici tra cui l'Air Landed Aircraft Refuelling Point (Alarp), sistema che permette il prelevamento del combustibile direttamente dai serbatoi del velivolo KC-130J e consente il rifornimento contemporaneo fino a quattro velivoli. L'attività è stata assicurata dal personale specializzato del 3° Stormo di Villafranca (in provincia di Verona), principale espressione delle capacità logistiche di proiezione di Forza Armata.

La presenza di una cellula di Combat Controller del 17° Stormo Incursori e di un dispositivo di Force Protection dei Fucilieri dell'Aria del 16° Stormo di Martina Franca (in provincia di Bari), supportati dall'alto da un aeromobile a pilotaggio remoto MQ-9A Predator B del 32° Stormo con funzioni Intelligence, Surveillance, and Reconnaissance (ISR) in tempo reale, hanno consentito il mantenimento di una costante cornice di monitoraggio e sicurezza, assicurandone per il tempo necessario la piena operatività necessaria al completamento della missione.

Il KC-130J della 46ª Brigata Aerea di Pisa ha assicurato sia il trasporto di personale, materiali ed armamento, sia la capacità di rifornimento in volo (AAR - Air to Air Refuelling) a favore dell'F-35B impegnato nell'esercitazione a cui ha partecipato anche il capo di stato maggiore dell'Aeronautica, generale di squadra aerea Alberto Rosso. «L'Aeronautica militare - ha spiegato l'ufficiale - è una delle poche forze aeree al mondo in grado di avere oggi una piena e autonoma capacità di proiezione del potere aerospaziale». Sulla scelta di Pantelleria per l'esercitazione ha chiarito: «Non c'è nessun segnale o indirizzo politico. Avremmo potuto scegliere qualsiasi base. Questa ha una pista corta e una capacità di supporto limitata, adatta quindi al tipo di attività. Siamo abbastanza lontani dalle nostre sedi e questo dimostra che anche dove c'è di mezzo il mare siamo in grado di proiettare questa operatività.

C'è l'attenzione a evitare qualsiasi retro pensiero che una presenza qui dell'Aeronautica avere dietro un messaggio politico». Perché l'importante è essere sempre pronti per la difesa del Paese da qualsiasi tipo di minaccia.

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