![L'affanno e la rabbia: "Lasciato al freddo per due ore di messa"](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2025/02/10/1739167417-aztq9sht0mzhzbpw1zbh-vatican-media-lapresse.jpeg?_=1739167417)
Gli ultimi esami diagnostici effettuati domenica scorsa avevano scongiurato complicazioni, il Papa era più sereno, la terapia cortisonica, seguita ormai da diverse settimane per permettergli di respirare meglio, era dunque stata ridotta. Ieri mattina, però, le difficoltà nel respiro si sono ripresentate in modo ancor più massiccio e così, dopo le udienze, d'accordo con i due infermieri che lo seguono a Santa Marta, Francesco ha deciso di farsi ricoverare al Gemelli e provare una terapia ospedaliera più forte, con la speranza di guarire più velocemente e tornare alle attività di tutti i giorni. «Di certo un po' di riposo, con una bronchite così difficile da affrontare, non gli farà male», commentano dalla sua residenza vaticana, «lui non vuole fermarsi un attimo, ha una tenacia invidiabile, non si risparmia, ma bisogna anche ascoltare il proprio corpo e ciò che chiede. Anche se sappiamo già che seppur in ospedale non rimarrà con le mani in mano».
Infatti, Bergoglio, 88 anni compiuti lo scorso dicembre, pur essendo in degenza al decimo piano del Policlinico romano, non sembra avere alcuna intenzione di «fare il malato»: ai suoi collaboratori ha già chiesto tutti i documenti e le pratiche da visionare per continuare a governare la Chiesa a distanza. Dopotutto lui stesso ha più volte detto che la barca di Pietro si guida con la testa e con le gambe (riferito a chi gli faceva notare le sue difficoltà a deambulare). Certo, nei fedeli e non solo l'apprensione per questo ennesimo ricovero è tanta, anche in Vaticano diversi cardinali hanno assicurato di accompagnare il Pontefice con la preghiera in questo momento così difficile. Ma non c'è pessimismo: addirittura qualcuno dentro le mura leonine sostiene che «finalmente» il Papa, che fino ad oggi ha preferito curarsi in casa soprattutto per non annullare alcun impegno, ha deciso di fare una cura per come si deve, con la priorità di liberare i bronchi e i polmoni e far passare gli effetti collaterali del cortisone. Domenica scorsa, durante la messa in piazza San Pietro per il Giubileo delle Forze Armate, numerosi commentatori hanno segnalato, infatti, un gonfiore anomalo nel viso del Pontefice che faceva trasparire una certa sofferenza. «Gli effetti del cortisone», hanno spiegato gli esperti. E molti che frequentano le sacre stanze si son domandati con un pizzico di rabbia: «Come mai il Papa, con una bronchite in corso, è stato esposto al vento freddo di Roma, per due ore all'aperto?». Bisogna dire che Francesco, per indole, non ama buttarsi giù: più volte, anche con la febbre alta o con forti dolori al ginocchio, si è presentato col sorriso alle udienze e agli appuntamenti fuori dal Vaticano facendo finta di nulla, pur di non deludere chi lo stava aspettando per una benedizione o per chiedere qualche parola di conforto. Questa volta, però, secondo quanto raccontano i suoi collaboratori, ha capito che doveva fermarsi e fare un piccolo «pit stop» per non aggravare la situazione e rimettersi in piedi il prima possibile anche perché lo aspetta un fitto calendario di impegni giubilari a cui non vuole rinunciare.
Bergoglio ha spesso sofferto di insufficienza respiratoria: già nel marzo del 2023 era stato ricoverato per una «polmonite acuta e forte», come lui stesso ha raccontato ai giornalisti in diverse occasioni. Negli ultimi mesi, poi, ha iniziato a combattere contro delle forti infiammazioni al sistema respiratorio: già durante il viaggio in Corsica, a metà dicembre, il Pontefice, tra giri in papamobile e messe all'aperto, aveva preso molto freddo. E poi le celebrazioni natalizie, l'apertura della Porta Santa, ma anche le cadute in casa, a inizio dicembre e a metà gennaio, con le relative cure che di certo non hanno facilitato la guarigione.
Seppur in difficoltà, Francesco, però, non ha mai perso il senso dell'umorismo: ieri mattina a chi lo ha accolto al Gemelli il Papa ha fatto qualche battuta e alla domanda «Come si sente?», ha risposto con l'ormai consueto «Sono ancora vivo, sai?».
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