L'agricoltura italiana in Algeria: BF avvia progetto da 420 milioni

Accordo con il governo africano per il più grande investimento del nostro Paese in una filiera rigenerativa nel Mediterraneo del Sud

L'agricoltura italiana in Algeria: BF avvia progetto da 420 milioni
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L'Italia avrà un ruolo strategico nel consentire all'Algeria di raggiungere l'autosufficienza alimentare. È l'obiettivo dell'accordo siglato ieri ad Algeri tra BF - la ex Bonifiche Ferraresi, gruppo italiano del comparto agricolo guidato da Federico Vecchioni -, i ministri italiano e algerino dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida e Youcef Cherfa, e il Fondo per gli investimenti agricoli del Paese nordafricano diretto da Souad Assaous. L'intesa, ha spiegato una nota di Palazzo Chigi, si inserisce nell'ambito del Piano Mattei per l'Africa e dà seguito all'incontro bilaterale del premier Giorgia Meloni, con il presidente algerino, Abdelmadjid Tebboune, a margine del Vertice G7 di Borgo Egnazia. Si tratta di un investimento complessivo da 420 milioni, sostenuto al 50% da BF e per l'altra metà dal Fondo nazionale d'investimento algerino, ed è la più importante iniziativa italiana in un progetto di agricoltura rigenerativa ad alta tecnologia nel Sud Mediterraneo.

È prevista una concessione di 36mila ettari nella Provincia di Timimoun per la realizzazione di una filiera integrata seme-prodotto finito, totalmente sviluppata e gestita da BF insieme ad alcuni dei suoi azionisti/partner industriali (tra quali la controllata Società italiana sementi, la partecipata Consorzi Agrari d'Italia e l'utility romana Acea). Nello specifico, l'iniziativa vedrà, una volta a regime nel 2028, la coltivazione di cereali (grano duro e tenero) per circa il 70 % della superficie e la restante parte dedicata a legumi (lenticchie, fagioli, ecc). Le produzioni saranno integralmente destinate al mercato locale. Il ministro Cherfa ha sottolineato che l'obiettivo è restituire all'Algeria il ruolo di Paese produttore, sfruttando le elevate potenzialità dei terreni agricoli al fine di superare l'attuale condizione di importatore di materie prime. I primi interventi per il 2024 prevedono la costruzione di pozzi, fondamentali per la realizzazione di un moderno sistema di irrigazione a goccia, e l'avvio della prima fase delle attività agricole con la semina a cereali dei primi 3mila ettari a partire dal prossimo novembre.

«Africa, Europa, Algeria e Italia sono pilastri dello sviluppo della sicurezza alimentare che guarda e affronta i grandi problemi e che li risolve in una logica comune di impegno», ha dichiarato il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida evidenziando che questo è «il primo segno tangibile dell'impegno italiano in Africa nel quadro del Piano Mattei, che mette in condizione una grande impresa italiana come Bonifiche Ferraresi di creare e consolidare una partnership forte tra due nazioni attraverso un elemento che tende alla sicurezza alimentare attraverso la produzione, la formazione e il valore dei prodotti che verranno realizzati».

Per Vecchioni, Ad di BF, «il progetto Algeria rappresenta il più importante esempio della capacità del gruppo di replicare la visione e l'esecuzione del modello BF di progetti agricoli ad alta tecnologia e sostenibilità ambientale, un progetto frutto delle capacità di Bf e di una relazione storica tra Italia ed Algeria».

BF si incaricherà anche di formare i futuri professionisti agricoli algerini con l'obiettivo di migliorare l'istruzione scientifica applicata all'agribusiness attraverso lo sviluppo di collaborazioni con le istituzioni accademiche algerine e avvalendosi dei ricercatori di Consorzi agrari d'Italia e dei giovani imprenditori di Coldiretti.

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