Letta&Co non superano il 27%: il sondaggio che gela la sinistra

Il sondaggio di Noto fa tremare l'accozzaglia di sinistra, che non va oltre il 26,5%. Il centrodestra conferma il vantaggio siderale al 47%

Letta&Co non superano il 27%: il sondaggio che gela la sinistra

Manca sempre meno alle elezioni politiche fissate per domenica 25 settembre, quando gli italiani saranno chiamati a decidere da chi far guidare il Paese per i prossimi cinque anni. La sfida principale sarà tra la coalizione di centrodestra e quella di centrosinistra, che però stanno attraversando un periodo diametralmente opposto. L'accozzaglia di sinistra non riesce a spiccare il volo e rischia una disfatta elettorale, mentre il centrodestra mantiene un vantaggio siderale e auspica nella vittoria finale.

FdI stacca il Pd

Stando a quanto emerso dall'ultimo sondaggio realizzato da Noto, al primo posto si conferma stabilmente Fratelli d'Italia: il partito di Giorgia Meloni viene dato al 23,5%. Il Partito democratico di Enrico Letta si trova costretto a rincorrere, fermo al 20% dopo settimane di caos tra alleanze e candidature. La terza posizione è occupata dalla Lega al 13,5%.

Il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte tenta il sorpasso sul Carroccio, ma al momento la formazione grillina è al 12,5% e dunque è separata ancora da un punto percentuale. Il Terzo Polo formato da Azione e Italia Viva si trova all'8%. Forza Italia, guidata da Silvio Berlusconi, può godere del 7,5%.

Non può passare in secondo piano il peso delle altre formazioni politiche che, seppur con minori consensi, si potranno rivelare decisivi per la formazione di un nuovo governo. Tra questi ci sono Verdi-Sinistra italiana al 3%, Noi moderati (forze moderate di centrodestra) al 2,5%, +Europa di Emma Bonino al 2%, Italexit di Gianluigi Paragone al 2% e Impegno civico di Luigi Di Maio all'1,5%. Gli altri partiti hanno il 4% di preferenze.

L'ammucchiata rossa non decolla

I numeri non fanno ben sperare per Enrico Letta, che teme una bocciatura nettissima da parte degli italiani. Il segretario del Pd, tra l'altro, rischia un processo interno qualora il Pd dovesse andare male: c'è chi parla infatti di un possibile congresso subito dopo il voto per una resa dei conti in grado di cambiare il vertice del Nazareno.

Il centrodestra resta la prima coalizione del Paese: l'asse tra Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e Noi moderati vale il 47%. Tutt'altra cosa per l'ammucchiata rossa, in grossa difficoltà in vista del ritorno alle urne: il minestrone tra Partito democratico, Verdi-Sinistra italiana, +Europa e Impegno civico si ferma al 26,5%. Senza neanche superare la soglia del 27%. Numeri che, se confermati, rappresenterebbero una debacle totale della sinistra.

Appare evidente come gli italiani non stiano gradendo la strategia adottata dal Pd e dai compagni rossi, che fino a questo momento si sono limitati a demonizzare gli avversari piuttosto che puntare fortemente sulle loro ricette politiche. Un metodo di azione ormai noto agli elettori, che non sembrano premiare chi è concentrato nel dipingere il centrodestra come un mostro. Letta voleva polarizzare la sfida ma rischia di finire vittima dell'effetto boomerang.

Nota del sondaggio:
a) Sondaggio realizzato da Noto sondaggi;
b) Committente Rai - Porta a

Porta;
c) Estensione territoriale: nazionale;
d) Totale contatti: mille . rispondenti in % 93;
e) Interviste effettuate nel periodo 30-31 agosto 2022 con metodo cawi e tempo reale;
f) Il sondaggio è disponibile qui.

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