Roma - Dura presa di posizione di Papa Francesco contro astrologi e cartomanti. Quando si ricorre alle carte per predire il futuro «si comincia ad andare a fondo». L'avvertimento arriva durante il consueto Angelus domenicale, in una piazza San Pietro assolata e gremita di fedeli. Il pontefice argentino commenta il Vangelo del giorno Gesù che cammina sulle acque e San Pietro che tenta di raggiungerlo ma poi dubita e rischia di affondare - e si sofferma sul tema della chiaroveggenza arrivando a condannare i tarocchi, le carte, e gli oroscopi. «Quando non ci si aggrappa alla parola del Signore sottolinea Bergoglio - per avere più sicurezza si consultano oroscopi e cartomanti, si comincia ad andare a fondo. Ciò vuol dire che la fede non è tanto forte».
«Il Vangelo aggiunge Papa Francesco - ci ricorda che la fede nel Signore e nella sua parola non ci apre un cammino dove tutto è facile e tranquillo; non ci sottrae alle tempeste della vita». Ma è la fede l'unica risposta. «La fede ci dà la sicurezza di una Presenza - prosegue nella sua analisi Bergoglio - non dimenticate questo: quella presenza è Gesù che ci spinge a superare le bufere esistenziali, la certezza di una mano che ci afferra per aiutarci ad affrontare le difficoltà, indicandoci la strada anche quando è buio. La fede, insomma, non è una scappatoia dai problemi della vita, ma sostiene nel cammino e gli dà un senso».
Il racconto evangelico, ribadisce il Pontefice, «contiene un ricco simbolismo e ci fa riflettere sulla nostra fede, sia come singoli, sia come comunità ecclesiale».
Poi le domande provocatorie di Francesco: «La comunità, questa comunità ecclesiale, ha fede? Come è la fede in ognuno di noi e la fede della nostra comunità?». E prendendo spunto dall'episodio, in cui il Signore salva Pietro dopo averlo invitato ad avere maggiore fiducia in Lui, il Papa si sofferma sul significato della barca. «È la vita di ognuno di noi ma è anche la vita della Chiesa; il vento contrario rappresenta le difficoltà e le prove». Tuttavia, avverte il Pontefice argentino, quando non ci aggrappiamo alla fede, si rischia di perdersi. Da qui l'invito a «rimanere sulla barca della Chiesa, rifuggendo la tentazione di salire sui battelli ammalianti ma insicuri delle ideologie, delle mode e degli slogan». Una barca che, anche se «deve affrontare venti contrari e tempeste» viene salvata dalla «fede in Cristo e nella sua Parola». «Ciò che la salva dice - non sono il coraggio e la qualità dei suoi uomini», piuttosto «la garanzia contro il naufragio è la fede in Cristo e nella sua parola». Occorre dunque pregare e affidarsi anche alla Madonna. «Ci aiuti invita il Papa - a perdurare ben saldi nella fede per resistere alle bufere della vita, a rimanere sulla barca della Chiesa rifuggendo la tentazione di salire sui battelli ammalianti ma insicuri delle ideologie» e a non riporre fiducia nelle carte e negli oroscopi.
Poi, nel pomeriggio, sul suo profilo Twitter, Francesco ha ribadito l'invito a pregare Maria. «In lei vediamo che l'umiltà non è una virtù dei deboli ma dei forti, che non maltrattano gli altri per sentirsi importanti».
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