"Larghe intese? Ipotesi assurda". Il Cav chiude ogni porta a possibili accordi

Nessun accrocco post elettorale: Silvio Berlusconi lancia il governo di centrodestra e accusa la sinistra di non rispettare i principi democratici

"Larghe intese? Ipotesi assurda". Il Cav chiude ogni porta a possibili accordi

Ospite di Mario Giordano a Fuori dal coro, Silvio Berlusconi ha affrontato i principali temi politici che hanno scandito la campagna elettorale che si sta concludendo. Il Cavaliere ha esordito con una battuta, scandendo il uno dei pilastri della politica di Forza Italia: "Sono sempre stato fuori dal coro. Io ho fondato la televisione sulla quale stiamo parlando proprio per essere fuori dal coro del monopolio dell'informazione della Rai. Ho sostenuto e finanziato il Giornale di Montanelli quando era l'unica voce fuori dal coro del conformismo di sinistra". Inq ualità di imprenditore edile, Silvio Berlusconi ha ricordato di aver "creato delle città-giardino, che ancora oggi architetti e urbanisti di tutto il mondo ammirano, per essere fuori dal coro dei miei colleghi costruttori che allora costruivano soprattutto anonimi blocchi di cemento, tutti uguali. Ho dato vita a Forza Italia per essere fuori dal coro della sinistra ancora comunista che sembrava avere in mano il Paese". Quindi, il Cav ha rimarcato la sua volontà e capacità di essere fuori dal coro, "visto che sono l'unico a fare una campagna elettorale parlando di cose concrete, destinate ad avere un impatto sulla vita degli italiani. E sono l'unico ad aver dimostrato nella vita, non solo in politica, di saper realizzare gli obbiettivi che mi propongo".

No al governo delle larghe intese

C'è un tema che in queste settimane si sta provando a rilanciare, soprattutto dalle parti del Terzo polo, consapevole che a questo turno elettorale i suoi numeri saranno poco più che irrilevanti, ed è quello di un nuovo governo delle larghe intese. Dal centrodestra l'argomento non viene nemmeno preso in considerazione, nella convinzione che la coalizione avrà tutti i numeri per governare e che si andrà avanti per 5 anni con un governo coeso unitario sui temi più importanti. Concetto ribadito anche da Silvio Berlusconi nell'intervista concessa a Mario Giordano: "Un governo non di centrodestra ma di larghe intese con accordi con Terzo polo e centrosinistra? È un'ipotesi talmente assurda che mi rifiuto addirittura di commentarla. Chi dice queste cose fa ancora una volta semplicemente disinformazione".

Il ruolo di Forza Italia

Sono parole nette quelle del Cavaliere, che non lasciano spazio a dubbi o a repliche. E per quanto concerne la composizione della maggioranza di centrodestra e la formazione del nuovo governo, l'ex premier ha aggiunto: "Forza Italia sarà numericamente e politicamente determinante per il futuro governo di centrodestra. Farà valere questo suo ruolo proprio per garantire il profilo europeista, atlantico della coalizione, per difendere i principi liberali, cristiani, garantisti e trasformarli in azione di governo". Un ruolo che non possono ricoprire tutti, tanto meno, ha spiegato "possono farlo di certo i cosiddetti centristi, che guardano a sinistra e che avranno una rappresentanza in Parlamento irrisoria nei numeri e politicamente ininfluente". Alla luce di questo, ha sottolineato Berlusconi, "l'unico voto razionale per un elettore di centro, per un elettore liberale, per un elettore moderato, è quello per Forza Italia".

La campagna elettorale della sinistra

La campagna elettorale sta volgendo al termine e, facendo un bilancio (anche se provvisorio) non si può dire sia stata elegante, soprattutto da parte della sinistra. È d'accordo anche Silvio Berlusconi: "Non mi è piaciuta proprio perché non si è focalizzata sulle cose da fare per gli italiani. La sinistra ha preferito incentrarla sulla demonizzazione dell'avversario, sulle calunnie, sulla disinformazione. Arrivano addirittura ad evocare un pericolo per la democrazia nel caso di una nostra vittoria. Il paradosso è che lo dice proprio un partito, il Partito Democratico, che da 11 anni è al governo senza aver mai vinto un'elezione".

Ma ora, gli italiani possono cambiare, "possono scegliere da chi essere governati, e sceglieranno senza dubbio il centrodestra. Questa si chiama sovranità popolare ed è il fondamento della Costituzione, proprio quella Costituzione che la sinistra tanto spesso invoca, ma della quale poi dimentica i principi fondamentali".

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