L'asse anti-Mosca tra Biden e Johnson. "Londra proteggerà Svezia e Finlandia"

Ok della Camera Usa ai 40 miliardi per Kiev: "Guerra lunga, rischio atomica". BoJo: daremo sicurezza prima del loro ingresso nella Nato

L'asse anti-Mosca tra Biden e Johnson. "Londra proteggerà Svezia e Finlandia"

La Camera Usa spiana la strada al nuovo pacchetto di aiuti all'Ucraina da 40 miliardi di dollari proposto da Joe Biden. I nuovi finanziamenti - militari, economici e umanitari - passati con un'ampia (e rara) maggioranza bipartisan, probabilmente saranno approvati dal Senato entro la fine della settimana per arrivare al piu' presto sulla scrivania del presidente americano per la firma. Il pacchetto comprende tra l'altro sei miliardi di dollari per l'assistenza alla sicurezza e 900 milioni per il sostegno ai rifugiati. «Questo pacchetto sarà cruciale per aiutare l'Ucraina a difendere non solo la sua nazione, ma anche la democrazia mondiale», ha detto la speaker della Camera Nancy Pelosi, mentre la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha parlato di un «passo fondamentale nell'inviare un messaggio chiaro e bipartisan a Kiev, a Mosca e al mondo che gli Stati Uniti sono con gli ucraini mentre difendono la loro democrazia dall'aggressione russa».

L'assistenza di Usa e alleati fino ad oggi, ha aggiunto Psaki, «è stata fondamentale nell'aiutare gli ucraini a vincere la battaglia per Kiev e difendere le loro libertà». Intanto dall'intelligence americana arriva l'avvertimento che la guerra sarà ancora lunga e Vladimir Putin potrebbe ricorrere a misure drastiche per cercare di raggiungere i suoi obiettivi, inclusa l'imposizione in patria della legge marziale e l'atomica. Nel corso di un'audizione alla commissione difesa del Senato, la direttrice dei servizi Usa Avril Haines e il capo di quelli militari, il generale Scott Berrier, hanno delineato un quadro molto dettagliato del conflitto, pur omettendo alcune informazioni «classificate» che sono state oggetto di una sessione a porte chiuse. «La nostra valutazione è che Putin si sta preparando per un lungo conflitto e che intende andare oltre il Donbass», ha sottolineato la numero uno dell'intelligence spiegando che dalle informazioni di cui dispone risulta che il leader del Cremlino sia determinato a creare un corridoio di terra fino alla Transnistria, l'enclave di Mosca in Moldavia. «Putin deve affrontare una discrepanza tra le sue ambizioni e le attuali capacità militari delle sue forze», ha continuato Haines, precisando che questa dicotomia potrebbe portare ad una fase diversa della guerra, «meno prevedibile e più basata su decisioni prese sul momento».

Il presidente Biden ieri è volato in Illinois per parlare da una fattoria di Kankakee dell'impatto che l'invasione dell'Ucraina sta avendo sull'approvvigionamento alimentare mondiale, e incolpando Putin per l'aumento dei prezzi del cibo. E nel Vecchio Continente, nel corso della sua visita a sorpresa in Finlandia e Svezia, il premier britannico Boris Johnson ha firmato due accordi di mutua difesa spiegando che Londra sosterrà i Paesi in caso di attacco. «Siamo fermi e inequivocabili nel nostro sostegno sia alla Svezia che alla Finlandia e la firma di queste dichiarazioni di sicurezza è un impegno a lungo termine per rafforzare i legami militari e la stabilità globale e rafforzare le difese dell'Europa per le generazioni a venire», ha precisato. Il mutuo accordo prevede che in caso di attacco all'una o all'altra parte venga garantita l'assistenza reciproca «su richiesta», oltre a intensificare la condivisione di intelligence e ad accelerare la possibilità di esercitazioni militari congiunte. Durante una conferenza stampa con la collega svedese Magdalena Andersson, Johnson ha spiegato: «Se la Svezia venisse attaccata e si rivolgesse a noi per avere assistenza, noi gliela daremmo».

Precisando poi che l'accordo prescinde dall'intenzione espressa dalla Svezia, insieme alla Finlandia, di presentare adesione alla Nato: «Penso che quella della Nato sia una questione separata che Stoccolma affronterà nei prossimi giorni». Immediata la reazione del Cremlino, che tramite il portavoce Dmitry Peskov ha fatto sapere come la Russia segua da vicino qualsiasi sviluppo che possa incidere sulla configurazione dell'Alleanza e dei suoi confini.

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