L'asterischite colpisce anche la parola se**o

​Viviamo nel mondo degli asterischi, il mondo che ha paura delle parole, che diventa sempre più ridicolo

L'asterischite colpisce anche la parola se**o
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Viviamo nel mondo degli asterischi, il mondo che ha paura delle parole, che diventa sempre più ridicolo. Soprattutto quando contagia un'associazione come Amnesty International. Sui social si legge infatti questo appello dell'organizzazione umanitaria, che dovrebbe essere appunto international: «Il se**o senza consenso è violenza». A parte il messaggio lapalissiano (c'è davvero qualcuno che non abbia qualche serio problema che pensa che il sesso senza consenso non sia violenza?), ma pure qui asteriscano?

Hanno iniziato con i generi, perché non si può dire «Ciao a tutti», i generisti sostengono sia sessista, per cui «ciao a tutt*». Poi arrivò la schwa di Michela Murgia, che mise in crisi anche la bravissima giornalista Flavia Fratello, che leggendo un articolo de L'Espresso e cercando di pronunciarla si rese conto che sembrava un qualche dialetto meridionale. Poi ci sono sempre stati gli asterischi giornalistici, per non infastidire il lettore sensibile alle parolacce (quello che lo stesso lettore dice cento volte al giorno, come tutti), per cui se uno scrive ca**o sai che non sta scrivendo callo.

Ma adesso con Amnesty il virus dell'asterisco si allarga, in maniera femministicamente sospetta: perché a essere asteriscata è la parola sesso. Io, a rifletterci, la trovo significativa, come svolta. Non è che Amnesty fa gli slogan così, a caso, no? Devono averci pensato molto. Deve esserci stata una riunione in cui qualcuno, o meglio ancora qualcuna, meglio ancora una femminista, ha proposto di asteriscare il sesso. A considerarlo una parolaccia da non scrivere.

In fondo, a pensarci, è lì che si vuole arrivare, che un certo tipo di movimento intellettuale vuole arrivare (quelli per esempio che negli Stati Uniti sono i «woke»): bandire il sesso, il pensiero del sesso, la cultura del sesso, per trasformarla in una cultura sessuofobica, paradossalmente proprio da chi dovrebbe portare avanti le diverse identità del sesso. D'altra parte c'è poco da dire: il sesso è sessista, sennò non si farebbe sesso tra nessuno.

La prossima parola a cadere sotto la ghigliottina degli asterischi potrebbe essere la penetrazione. Non possono permettere che nel sesso ci sia una penetrazione. Per cui bisognerà scrivere p***trazione: insomma, per farla, tra uomo e donna, o tra uomo e uomo, c'è sempre di mezzo un ca**o, brutta cosa.

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