L'Azerbaijan conferma: "Volo abbattuto". Tutte le prove portano a un missile russo

L'aereo finito in mezzo a uno scontro. Mosca: "Bugie Nato"

L'Azerbaijan conferma: "Volo abbattuto". Tutte le prove portano a un missile russo
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Samir Rzayev, presidente dell'Azerbaijan Airlines, lo spiega senza troppi fronzoli: «l'Embraer 190 si è schiantato a causa di interferenze esterne fisiche e tecniche». Per i vertici della compagnia aerea non ci sarebbero quindi dubbi su che cosa abbia innescato la tragedia di Natale che è costata la vita a 38 passeggeri. Negli istanti in cui il velivolo, decollato da Baku, si stava avvicinando a Grozny, era in corso una vera e propria battaglia nei cieli tra missili ceceni dei miliziani pro-Putin di Kadyrov e droni ucraini con cariche esplosive. Notizia confermata (seppur con una farcitura di narrazione) ieri mattina su Telegram da Dmitry Yadrov, il capo dell'agenzia per l'aviazione civile russa: «I velivoli kamikaze di Kiev stavano portando avanti attacchi terroristici contro infrastrutture civili in quel momento. L'aereo ha fatto due tentativi di atterraggio prima di virare verso il Kazakistan». Azerbaijan Airlines ha annunciato la sospensione dei voli verso le città russe di Mineralnye Vody, Sochi, Volgograd, Ufa, Samara, Grozny e Makhachkala, fino a quando non verrà fatta chiarezza sull'accaduto. Rzayev ha dichiarato che la decisione è stata presa «tenendo conto dei risultati preliminari dell'indagine sull'incidente e valutando i rischi per la sicurezza dei voli. Gli investigatori avrebbero scoperto che l'aereo potrebbe essere stato abbattuto da un missile terra-aria. Non possiamo giocare con la vita dei passeggeri».

Le indagini del governo azero si concentreranno sul tipo di armamento che ha causato l'incidente. Lo ha dichiarato il ministro dei Trasporti dell'Azerbaijan, Rashad Nabiyev, dopo aver parlato con i sopravvissuti, a dimostrazione che ormai viene dato per scontato l'abbattimento del velivolo. L'Embraer 190 si sarebbe trovato sulla traiettoria di una pattuglia di droni kamikaze che stava portando un attacco alla base navale di Kaspiysk, 20 km a sud di Makhachkala. Il sistema di difesa aerea ceceno, beffato in un'analoga situazione il 6 novembre, ha aperto il fuoco, senza aver avuto informazioni sulla presenza dell'aereo. Nonostante le richieste del pilota per un atterraggio di emergenza, l'Embraer, ormai colpito, non è stato autorizzato a toccare terra negli aeroporti russi e ha dovuto deviare la sua rotta verso la città kazaka di Aqtau, al di là del Mar Caspio, dove si è schiantato. I 29 sopravvissuti hanno riferito alle autorità di aver sentito tre esplosioni che sembravano provenire dall'esterno mentre l'aereo sorvolava Grozny. L'assistente di volo Zulfugar Asadov ha dichiarato che dalla torre di controllo di Grozny «si sono rifiutati di farci atterrare, consigliandoci l'ammaraggio.

Il pilota (Oleksandr Kalyaninov) ha iniziato a girare in tondo, poi ha deciso di dirigersi verso Aqtau». Per il ministero della Difesa di Mosca, la Russia è estranea all'incidente: «La Nato sostiene fake news, ma è un ordine politico».

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