Il leader Anm Santalucia carica contro il governo

Accuse al decreto svuotacarceri e su Arianna: "È inaccettabile il teorema del complotto"

Il leader Anm Santalucia carica contro il governo
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La campagna d'autunno dei giudici (più esattamente: del loro sindacato-corporazione, l'Anm) contro il governo arriva quando i tribunali sono ancora deserti per le interminabili ferie delle toghe. Giuseppe Santalucia, presidente dell'Associazione nazionale magistrati, non aspetta la fine delle vacanze per partire all'attacco del governo di centrodestra, con una intervista a Sky Tg24 in cui delle scelte di Giorgia Meloni e di Carlo Nordio non si salva niente. L'obiettivo è chiaro, «scaldare» la base in vista della battaglia cruciale che attende quest'anno la Anm, quella contro la riforma costituzionale della giustizia, vero banco di prova del «potere di interdizione» che le toghe continuano a rivendicare.

L'accusa più pesante riguarda l'emergenza carceri, con il governo inerte - secondo Santalucia - di fronte alla piaga dei suicidi: «Il mini decreto non ha per nulla messo in campo misure per superare l'emergenza carceri, che sono dovute anche al sovraffollamento e che va affrontato. Il numero dei suicidi è già una spia evidente della realtà che è drammatica. Il governo non ha fatto nulla». E ancora: «Il numero dei suicidi è la spia più evidente di una situazione che il ministro sembra non voler guardare in faccia». Il presidente dell'Anm non indica quali sarebbero le misure efficaci per ridurre con effetto immediato il numero di detenuti, non sposa apertamente le proposte di indulto più o meno mascherate arrivate in queste settimane dalla opposizione. Il vero obiettivo, spiega, è che «il carcere deve perdere la centralità che storicamente ha avuto nel nostro sistema penale, esistono altre misure alternative che però necessitano di strutture extra murarie, di risorse». Invano, nelle settimane scorse. Il ministro Nordio aveva sottolineato che i detenuti sono in carcere, dal primo all'ultimo, non per decisione del governo ma di un magistrato che ce li ha mandati, e che spesso chi viene chiuso in carcere in attesa di processo viene poi assolto. Di questo Santalucia non fa cenno.

Ad allarmare il leader delle toghe sono anche le reazioni alle indagini giudiziarie che toccano la politica, «Se non si smette di pensare che c'è un attacco alla politica solo perché c'è qualche processo nei confronti di un politico non ne usciamo. Il grande equivoco è questo. Se l'azione penale si rivolge contro il migrante o l'emarginato non succede nulla quaestio, se invece si rivolge nei confronti di un politico c'è l'attacco alla politica». Subito dopo arriva l'attacco esplicito al Giornale, all'articolo del suo direttore Alessandro Sallusti sulle manovre giudiziarie in corso intorno a Arianna Meloni, sorella della premier: «Mi ha lasciato molto interdetto il fatto che si possa con una leggerezza che sorprende scrivere un editoriale, ammettere dentro quell'editoriale di non avere notizia, ma voci, sospetti, non so come li ha meglio definiti, e parlare di un complotto di una parte della magistratura». «Non è tanto l'iscrizione di una notizia di reato nei confronti di chicchessia, si parla di complotto, cioè di una condotta eversiva, di magistrati che si mettono a tavolino con altri soggetti per ordire una azione di sovversione dell'ordinamento democratico. Questo mi sembra gravissimo.

E mi sembra che ci stiamo assuefacendo alla possibilità che qualcuno la mattino si sveglia, parla di complotto di una parte della magistratura e gran parte dei rappresentanti della maggioranza politica, invece di prendere le distanze, dichiarano che è verosimile e da lì, dalla verosimiglianza di qualcosa di assolutamente fumoso, scatta tutta una sequela di dichiarazioni contro la magistratura. Secondo me è inaccettabile».

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