Nonostate l'irritazione di Sergio Mattarella per l'irritualità con cui Matteo Salvini e Luigi Di Maio hanno compilato la lista dei ministri prima che venisse nominato il premier, i leader di M5S e Lega non cedono su Paolo Savona, l'economista anti euro che ieri si è dimesso dal fondo internazionale che presiedeva per "sopravvenuti impegni pubblici".
"Con Salvini e la Lega siamo perfettamente allineati ma è chiaro che adesso c'è il lavoro che passa tra il presidente incaricato e il Quirinale", ha detto Luigi Di Maio, "Stiamo cercando i migliori profili per riuscire a portare questo Paese al cambiamento: tra i nomi c'è sicuramente quello del professor Savona".
Quasi contemporaneamente, durante una lunga diretta Facebook, è Matteo Salvini a ribadire che l'economista resta in corsa.
"È una personalità specchiata, riconosciuta e apprezzata e forte della sua sapienza può ai tavoli europei non a far casino ma a rimettere in moto un motore che altrimenti è fermo e a ridiscutere, a ricontrattare norme, vincoli e regolamenti per il bene dei cittadini italiani", ha detto il segretario del Carroccio, "Qual è il difetto del professor Savona, onestissimo e dignitosissimo professore che vorrebbe mettersi a disposizione del suo Paese che pare abbia avuto in passato dubbi sull'Euro? Domando a me stesso se ha un senso il voto libero, democratico e sovrano degli italiani. Se questo voto va rispettato quale è il problema?"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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