L'ex Iena Lucci irride la sinistra: "Oggi un tweet di Salvini vale 700 discorsi Bersani"

Caustico come sempre, Enrico Lucci demolisce tutta la "sua" sinistra italiana. L’ex Iena, in occasione di un’intervista rilasciata a Vanity Fair – nella quale parla della nuova avventura sul piccolo schermo con "Realiti Sciò" – ha commentato l’attuale situazione politica italiana, fotografandola con il suo occhio ironico.

Il conduttore televisivo, senza giri di parole, ha detto: "Oggi un tweet di Matteo Salvini vale più di 700 discorsi di Pier Luigi Bersani. Salvini non è mica un genio, sono gli altri che non hanno capito un cazzo".

Il giornalista, da sempre elettore di sinistra, mena fendenti contro l’attuale schieramento all’opposizione: "Ora trionfano Di Maio e Salvini. Il secondo ha detto che governerà per trent'anni, ma con la sinistra che abbiamo in Italia ho il sospetto che possa governare per trenta secoli. La sinistra non ha capito niente, ha trasformato il Partito Democratico nel partito del Papa, ma la sinistra in cui mi riconosco non è buona. È giusta, che è un'altra cosa".

Lucci rimprovera la sinistra

Poi, Lucci approfondisce il tema dell’immigrazione, rimproverando ancora il moralismo e il buonismo "rosso": "La sinistra degli studiosi e dei capalbiesi non ha capito nulla di quel che stava accadendo, tranne Marco Minniti che è stato un eccellente ministro degli interni purtroppo arrivato fuori tempo massimo". E aggiunge: "Bisognava avere il coraggio di spiegare che una persona che arriva dal Ghana non ha gli stessi diritti di un italiano che aspetta da 15 anni una casa popolare. Bisognava avere le palle di spiegarlo e di spiegarlo bene. E bisognava dire anche che la migrazione nel mare andava interrotta perché è illegale e criminale e che non si arriva in Europa sui barconi perché è pericoloso e il Mediterraneo è pieno di morti innocenti.

La sinistra non ha avuto il coraggio di ribadire cose ovvie e neanche i coglioni di mandare le navi militari in Siria a salvare chi stava scappando da guerre vere e torture".

Qualcuno, a sinistra, lo ascolterà (e magari ne prenderà atto, facendo magari anche un bel mea culpa), o si continuerà a fare finta di niente sperando che passi la nottata?