Dalle carte del "caso Total" è emersa quella che lo stesso ex ministro Federica Giudi ha chiamato "la cricca di furbetti". Un sistema che avrebbe nei suoi uomini più esposti Gianlcuca Gemelli (fidanzato della Guidi), Paolo Quinto (non coinvolto nelle inchieste e capo segreteria di Anna Finocchiaro), Nicola Colicchi (ex rappresentante della Compagnia delle opere) e Valter Pastena (consulente del Mise).
In una delle telefonate intercettate tra la Guidi e Gemelli, si sente l'ex ministro dello Sviluppo Economico parlare anche di Per Carlo Padoan. Il ministro dell'Economia, dice la Guidi, sarebbe stato messo a capo del Mef da "quel quartierino". "Gianluca - si sfoga la Guidi, come riporta il Messaggero - ma sai chi glielo ha messo lì Padoan, te lo devo spiegare io? Sempre quel quartierino lì che lo ha messo lì.
Quelle pedine, cioè De Vincenti da me, non è un caso, non è per farmi un favore, perché De Vincenti è bravo, capito? Come non hanno messo lì Pier Carlo per fare un favore a Renzi, perché Pier Carlo è bravo...".
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