Un vero e proprio vademecum, una serie di istruzioni da mettere in azione nella campagna elettorale della Lega in vista delle elezioni Regionali in Emilia-Romagna, in programma domenica 26 gennaio 2020. Ordini impartiti da Matteo Salvini in occasione dell'incontro operativo con i candidati consiglieri ieri pomeriggio allo StarHotels Excelsior di Bologna. Come riportato da La Repubblica, è stato ritrovato un bigliettino dimenticato da un militante del Carroccio e abbandonato poi su una sedia nella sala del vertice. Sostanzialmente si tratta di 4 linee guida: vietato parlare del buon governo di Bonaccini; stop agli attacchi nei confronti del Movimento 5 Stelle; sì alle offensive contro il Partito democratico; dal 19 al 24 gennaio diffondere esclusivamente manifesti e simboli della Lega.
La strategia
Al primo punto c'è il metodo: "Alzare il livello con giudizio". Sul merito vige invece un ordine tassativo: "Non discutere sul buon governo in Emilia Romagna, perché comunque avvantaggia chi governa". Al punto tre si invita a "sorridere". Successivamente viene evidenziato come sia necessario continuare a "parlare della proposta politica". Al punto 5 si sollecita a "parlare di Bibbiano con la clava".
In seguito viene messo in risalto come il partito di via Bellerio punti a ottenere un risultato straordinario: "Dal 19 al 24 (ovvero negli ultimi sei giorni di campagna elettorale, ndr) portare solo manifesti e simboli della Lega".
Nel punto 7 vengono invece fornite diverse indicazioni sugli avversari: "Non attaccare i 5 Stelle, perché stanno scomparendo". Bisogna dunque andare all'offensiva contro il Partito democratico. In che modo? Parlando ovunque di "Banca Etruria, Cassa di Risparmio di Ferrara, sbarchi". Infine c'è un'annotazione, che potrebbe risultare quella decisiva per dare il colpo di grazia agli avversari: "Dare a Salvini come argomento una famiglia (terremotata, ndr) ancora fuori casa". Il tutto al fine di premere sui "ritardi nella ricostruzione".
Nel frattempo l'ex ministro dell'Interno si è reso protagonista di un botta e risposta con Beppe Sala. Il sindaco di Milano si è esplicitamente schierato al fianco di Stefano Bonaccini: "È palesemente più bravo della sua sfidante. Lucia Borgonzoni non sa neanche da che parte è girata. Lasciamola a Roma con le sue sciocche t-shirt (riferito alla maglietta 'Parliamo di Bibbiano', ndr). Non mettetevi nelle mani di questi qua, vi portano alla rovina".
Immediata la replica da parte del leader della Lega: "Dispiace che il sindaco della mia città sia venuto oggi qui per insultare Lucia Borgonzoni. La ritengo una mancanza di di rispetto per un avversario e per una donna".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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