Il 10 per cento raccolto dalla "Lista dei Fasci italiani del lavoro" a Sermide e Felonica (provincia di Mantova) con fascio littorio nel simbolo agita e non poco la politica italiana. Con 334 voti, la candidata Fiamma Negrini è entrata in Consiglio comunale. Un'affermazione, quella della Negrini, che ha subito suscitato diverse polemiche e reazioni. Una su tutte quella della presidente della Camera, Laura Boldrini che ha scritto al ministro degli Interni, Marco Minniti: "L'ammissione alle elezioni di una lista che si richiama dichiaratamente a nomi e immagini del partito fascista desta forti perplessità sul piano giuridico in quanto - come rilevato, tra gli altri, dall'Anpi - sembra contrastare con le norme costituzionali e legislative che vietano la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del partito fascista. In questo senso - continua Boldrini - ricordo che anche le "Istruzioni per la presentazione e l'ammissione delle candidature", emanate nello scorso mese di maggio dal Ministero dell'Interno, stabiliscono che le commissioni elettorali circondariali ricusano 'i contrassegni in cui siano contenute espressioni, immagini o raffigurazioni che facciano riferimento a ideologie autoritarie (per esempio le parole "fascismo", "nazismo", "nazionalsocialismo" e simili), come tali vietate dalla XII disposizione transitoria della Costituzione". La Boldrini ha poi chiesto l'intervento del Viminale. E così, come riporta Repubblica, il Ministero d'accordo col prefetto di Mantova ha revocato le designazioni dei funzionari componenti della settima sottocommissione elettorale circondariale di Mantova, competente per quel Comune". In realtà la lista era già presente nelle consultazioni del 2002, 2007 e 2012.
Proteste anche da Sinistra Italiana con Nicola Fratoianni: "Rimane incredibile come sia stata ammessa una lista dichiaratamente fascista in questa elezione - dice Nicola Fratoianni, annunciando l'interrogazione parlamentare -. Un fatto vietato espressamente dalla Costituzione della Repubblica e dalle leggi. Come è stato possibile che il Ministero dell'Interno e la Prefettura non abbiamo assunto decisioni nelle settimane scorse? Lo vogliamo sapere. Il ministro Minniti è tanto solerte nell'azione contro poveracci e migranti e quanto mai assente su questi episodi. Vogliamo che sia fatta chiarezza e se qualche funzionario dello Stato ha chiuso un occhio, contravvenendo alle leggi della Repubblica, siano presi provvedimenti urgenti". Infine interviene anche Eleonora Cimbro, di Articolo 1 Mdp: "La lista Fasci Italiani del Lavoro rievoca un passato che si contrappone chiaramente ai principi della Costituzione repubblicana, delle leggi Scelba e Mancino e che ha come propria finalità l'eliminazione delle democrazie per il ritorno di visioni dittatoriali - attacca la deputata di Articolo 1 Mdp Eleonora Cimbro -.
Chiediamo al ministro dell'Interno quali iniziative il Governo intende mettere in atto per porre finalmente un argine all'avanzata, anche culturale, di movimenti neonazisti e neofascisti che si pongono apertamente in contrasto con i valori della Repubblica".
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