Ieri il Tesoro ha collocato titoli di Stato per 3,75 miliardi di euro: è stata la prima asta di Btp post elezioni e c'è stato un aumento sensibile dei rendimenti. Abbiamo chiesto ad Alessandro Tentori, responsabile Investimenti di Axa Im Italia, cosa sta accadendo. «Non ha nulla a che vedere con la politica, anche perché non sappiamo nemmeno la composizione del nuovo governo. I mercati stanno prendendo atto di quello che potrebbe essere il rallentamento dell'economia anche in Italia e che impatti tutto questo possa avere sulla sostenibilità del debito pubblico. Potrebbe anche aprirsi una discussione sul rating e su come la Bce gestirà la riduzione del bilancio», spiega Tentori.
Ma il rendimento dei Btp a 1, 2 e 5 anni è superiore a quello degli omologhi titoli greci ....
«La Grecia sembra essersi mossa con anticipo sull'approvvigionamento delle risorse energetiche, seguendo la falsariga della Spagna. Inoltre il fatto che la Grecia abbia accettato negli scorsi anni il programma di riduzione del debito pubblico le consente di pagare un tasso di interesse che tende ad oscillare meno rispetto a quello italiano, oltretutto molto più significativo in termini di volumi complessivi. Ricordo che quest'anno gli interessi sul debito saliranno molto e non vorrei che anche questo fosse fonte di preoccupazione per gli investitori.
Cosa deve fare il nuovo governo per non offrire pretesti alla speculazione?
«Evitare qualsiasi discussione su tematiche populiste. Sarà importante concentrarsi sul proseguimento del lavoro del precedente governo Draghi per quanto riguarda le riforme che non sono state completate (in particolare, ma non solo quella fiscale). Quindi tutti quei tavoli ancora aperti vanno completati per garantire che continuino ad arrivare i fondi del Pnrr. Peraltro, come lo stesso Gentiloni ha avuto modo di precisare, esistono degli spazi per ridefinire alcune voci senza modificare l'impalcatura del Piani già negoziata con Bruxelles».
E sullo scostamento di bilancio?
«Abbiamo sotto gli occhi il recente scostamento di bilancio deliberato dal nuovo governo inglese che ha provocato il sensibile calo della sterlina. Penso che adottare un sostegno generico a pioggia per famiglie e imprese per alleviare il caro bollette energia possa risultare più pericoloso che positivo visto quello che è successo nel Regno Unito. Non vorrei che la decisione fosse attribuita esclusivamente a una scelta del nuovo esecutivo italiano, rischiando una reazione negativa dei mercati».
Qual è il profilo ideale del futuro ministro dell'Economia?
«Un profilo molto tecnico. In questo particolare caso non tanto una personalità politica quanto una persona molto attenta ai numeri, alle variabili di mercato e anche molto attenta ai segnali e soprattutto alla relazione che intercorre tra mercati, scelte politiche e l'indirizzo indicato da Bruxelles.
Nella misura in cui l'Italia ha siglato l'accordo per il NextGeneration UE europeo siamo debitori verso l'Europa: il ministero dell'Economia dovrebbe mostrarsi tollerante per quanto riguarda quelle che una volta venivano chiamate le ingerenze e i commenti da parte di Bruxelles sulla gestione del nostro debito pubblico».
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