Nei prossimi anni spenderemo quasi un miliardo di euro per elicotteri e carri armati. Lo rivela La Notizia che è venuta in possesso di documenti che dimostrano come il governo abbia trovato il modo per continuare a comprare armi per l’Esercito e, nello stesso tempo, sostenere che sta “tagliando” le spese militari. Semplice, sarà il ministero dello Sviluppo Economico a sostenerle.
Un miliardo di euro che, come sottolinea il senatore grillino Bruno Marton, si sommerà alle spese “approvate nell’ultimo periodo, di 5,8 miliardi per nuove navi militari e ai 2,6 miliardi per i blindati Freccia”. Per quanto riguarda i carri armati, in base ai documenti, il governo, da qui al 2023, ne vuole acquistare 50 di tipo “Blindo Centauro2”, per una spesa di 530 milioni di euro, di cui 160 a carico del ministero dello Sviluppo Economico. Dato che la Difesa, nell’ultimo quinquennio, ha già speso 41 milioni per lo sviluppo dei primi due prototipi di “Centauro 2”, il costo di ogni singolo tank arriva, come denunciato anche da Rete per il Disarmo, a 11 milioni di euro. Un costo sproporzionato rispetto agli altri blindati come il “Centuaro1”, che costava circa 2 milioni, mentre i carri armati “Freccia” costano 6,5 milioni l’uno.
Questi nuovi blindati dovrebbero, con una seconda tranche, arrivare alla quota numero 136. Un numero molto elevato, dato che il nostro esercito conterà oltre mille carri armati. Secondo il documento presentato in commissione una tale spesa è dettata dal fatto che: “la produzione estensiva di sistemi per il cliente nazionale è il prerequisito di referenza indispensabile ad ogni opportunità di vendita all’estero”. In sostanza ne dobbiamo comprare tanti non per l’esercito italiano ma per il mercato internazionale e anche per far lavorare Leonardo (ex Finmeccanica). Per quanto riguarda gli elicotteri il Mise spenderà 487 milioni per lo studio e la progettazione di soltanto tre prototipi che andranno a sostituire i vecchi Agusta Westland, in servizio dagli anni ’80. Sono mezzi che costeranno 162 milioni di euro l’uno, compresi tutti i costi. Se le cifre rimarranno queste l’intero programma di acquisizione arriverà a costare quasi 8 miliardi di euro per la produzione di 48 macchine. “La cosa più scandalosa – denuncia Marton a LaNotizia – è che sarà tutto a debito per i prossimi governi. Nel 2016, infatti, tra tank ed elicotteri spenderemo solo sei milioni”. Inoltre i programmi militari verranno soddisfatti anche con quanto risparmiato nelle manovre del 2006 e del 2014.
Erano fondi stanziati per il capitolo “Sicurezza” e ora verranno reimpiegati per comprare elicotteri e carri armati d’oro. E, nel caso in cui il programma dovesse interrompersi per qualche motivo, il governo – come si legge sul programma – dovrà pagare una penale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.