L'odio non si ferma: ancora minacce rosse contro La Russa

Un gruppo antagonista dell'estrema sinistra ha esposto al Colosseo uno striscione contro il presidente La Russa, scrivendo il suo nome a testa in giù

L'odio non si ferma: ancora minacce rosse contro La Russa

Il clima d'odio che è stato alimentato dalla sinistra nell'ultima campagna elettorale sta dando evidentemente i suoi frutti e dopo la vergognosa scritta con la stella a cinque punte che è stata realizzata nella sede di Fratelli d'Italia alla Garbatella contro Ignazio La Russa, uno striscione è comparso a Roma. Ieri notte, poco dopo le 21.30 è stato appeso uno striscione il cui bersaglio è stato, ancora una volta, il neo-eletto presidente del Senato.

La location scelta è stato il ponte degli Annibaldi davanti al Colosseo, uno dei luoghi più iconici e in vista di Roma, così che il messaggio passasse in modo chiaro e netto. "Benvenuto presidente La Russa. La resistenza continua", si legge nello striscione. Ma non sono tanto le parole scritte, quanto il modo in cui lo striscione è stato realizzato, visto che il nome di Ignazio La Russa è stato scritto al contrario rispetto alle parole, letteralmente capovolto. Facile associare questo alla pratica, ormai assodata, degli oppositori di minacciare gli esponenti del centrodestra con una nuova "piazzale Loreto", il luogo il cui il corpo di Benito Mussolini venne esposto a testa in giù per essere oltraggiato.

Lo striscione è stato rivendicato dal movimento studentesco comunista Cambiare Rotta Roma, che nel pubblicare la foto "dell'impresa" compiuta al Colosseo scrive: "Ci tenevamo a portare i nostri sentiti auguri di benvenuto al nuovo presidente del Senato, Ignazio La Russa ( anche in questo caso il nome è a testa in giù rispetto alle altre parole, ndr). A quanto pare, la sua figura è ben apprezzata anche dai partiti della fantomatica 'opposizione antifascista'. Saremo ben lieti di mostrare a questo e a questo parlamento il significato di Antifascismo Militante. Ai nostri posti ci troverete, nelle strade, nelle piazze delle città".

Parole che suonano come una vera e propria minaccia contro Ignazio La Russa e, in generale, contro tutta la compagine di centrodestra, costretta a subire una pressione violenta da parte degli antagonisti. A causa dell'odio continuo alimentato dalla sinistra, che sventola spauracchi inesistenti, l'Italia rischia di scivolare rovinosamente verso nuovi anni bui e questi striscioni e queste minacce potrebbero essere solo l'inizio.

Ma le organizzazioni studentesche rosse sono mobilitate su vari fronti contro il governo che si sta formando. "La vittoria alle elezioni del centrodestra con a capo il partito di Giorgia Meloni ha dato alle organizzazioni fasciste come il Fuan una maggiore sicurezza e spinta ad agire indisturbati, e già ora ne stiamo intravedendo gli effetti proprio nel momento in cui si sta formando il nuovo governo e che sono stati eletti i presidenti del Senato e della Camera, tra cui spicca il nome di Ignazio La Russa, vero e proprio rigurgito fascista che vanta una storica militanza nell'Msi", dicono quelli di Cambiare Rotta Torino.

E già per il prossimo 3 dicembre è stato indetto uno sciopero generale mentre il 22 è in programma una manifestazione a Bologna. E come dicono in uno dei loro post, lo slogan è più che chiaro: "Socialismo o barbarie".

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