È la solita sinistra nostrana, che si affretta a dare patenti e ad attaccare etichette agli avversari politici senza però rendersi conto che nel proprio mondo ingloba chi non disdegna affatto l'insulto e la volgarità. L'ultimo esempio è lampante. Rita Dalla Chiesa si è schierata dalla parte di Giorgia Meloni per la valanga di odio ricevuta in seguito agli ottimi risultati maturati in occasione delle elezioni amministrative. Alt, però: per la galassia rossa ciò non è tollerabile, tanto da scatenare altrettanto livore contro la conduttrice.
L'odio rosso
Rita Dalla Chiesa aveva invitato tutti a riportare la questione politica in un sano dibattito, evitando invettive sul personale e soprattutto epiteti che denigrano l'immagine piuttosto che confrontarsi sul merito della questione. E aveva provato ad analizzare i motivi per cui la sinistra prova una paura del genere verso Giorgia Meloni: "Le cattiverie nei suoi confronti sono gratuite ma hanno anche una motivazione politica: la verità è che temono la sua crescita elettorale".
È bastato questo per far scatenare gli odiatori rossi, che sui social non hanno perso tempo per rivolgere parole e accuse spregevoli all'indirizzo della conduttrice. Il punto è sempre lo stesso: alcuni messaggi hanno assunto un tono molto aggressivo e hanno addirittura tirato in ballo la morte di suo padre e la propria carriera televisiva. Il che va oltre il legittimo dissenso, che andrebbe espresso nei limiti del rispetto dell'interlocutore.
Come riportato da Libero, c'è chi con nonchalance ha chiamato in causa la figura del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa: "Questa fa rivoltare suo padre nella tomba". Anche un altro utente ha affermato che il padre "si starà rivoltando nella tomba" per il comportamento della figlia: "Lui è morto per combattere il malaffare e lei difende un partito con parecchi condannati proprio per malaffare". Qualcuno si è permesso di scrivere che il generale "si sarebbe vergognato" perché sua figlia "approva la violenza e la cattiveria" della Meloni.
"Ma la Dalla Chiesa da quando è diventata fascista?", si chiede una donna sui social. Non poteva mancare la teoria secondo cui la leader di Fratelli d'Italia sarebbe fascista e la conduttrice, solo per averla difesa, lo è di conseguenza. Il tutto accompagnato da veleno vigliacco: "Ma sta vecchia scarpa ancora parla? Vomito". Infine l'accusa choc: "E se lo dice una che si è venduta al mandante dell'omicidio del padre pur di lavorare in tv, c'è da crederci".
Le denunce
In questi casi si è portati a dire di lasciar perdere, di non dare considerazione e attenzione agli odiatori da tastiera. C'è però un punto su cui non si può sorvolare: il vomito ricevuto prima o poi va punito perché la propria immagine viene infangata. Ecco perché Rita Dalla Chiesa ha annunciato la volontà di muoversi per vie legali: "Sono veramente stanca, ora basta. Queste frasi sono da denuncia e intendo andare dai carabinieri a farlo".
La colpa della conduttrice? Essersi schierata dalla parte di una donna di centrodestra a cui (pensate un po' che strano) le donne di sinistra non avevano espresso solidarietà per le ingiurie ricevute. "Lo rifarei ancora. Del resto nella mia vita io ho difeso anche tante donne di sinistra.
Ma se ti azzardi a farlo con la Meloni, allora ti attaccano, diventi 'colpevole', una donna di serie B", ha fatto notare Rita Dalla Chiesa. Che ha messo ben in risalto il buonismo a intermittenza della galassia rossa a cui ormai siamo abituati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.