«C'erano 800 persone da assumere come medici e infermieri. Qui tra qualche mese si rivota. A chi gliele facciamo fare, le assunzioni, al centrodestra o al governo?». Nei corridoi del Consiglio regionale della Calabria, che ieri si è riunito in seduta straordinaria dopo le dimissioni del commissario alla sanità calabrese, il clima che si respira è di grande scoramento. Presto si tornerà a votare dopo la morte del governatore Jole Santelli, quei posti di lavoro in arrivo con i soldi dell'emergenza Covid-19 rischiano di intrecciarsi con i destini di chi dovrà ripresentarsi alle elezioni regionali.
Le Asl, o Asp come si vogliono chiamare, sono la Fiat della Calabria, la prima azienda per assunti. Da più di 13 anni i commissari hanno fatto poco o nulla, come si fa fermare le falle di una diga a mani nude? «I commissari tutto hanno fatto tutto meno che commissariare la sanità. Tutte le Asp calabresi spendevano e spandevano senza fare bilanci. Quella di Reggio Calabria l'ha fatto per sei anni. Non è successo niente», ci dice una fonte che preferisce rimanere anonima. È tutto vero, la Asp di Reggio l'hanno dovuta commissariare per 'ndrangheta, alcune fatture venivano pagate per tre-quattro volte, mentre altre aspettano anche mille giorni. Ne sapeva qualcosa Franco Fortugno, ex chirurgo dell'Asl di Locri che sognava di fare l'assessore alla Sanità, ammazzato nel 2005 da malavitosi che lavoravano fianco a fianco a lui in ospedale.
Intanto i debiti si accumulano: al 31 dicembre 2018 la Asp di Cosenza segna -234 milioni, quella di Crotone -122 milioni, quella di Catanzaro -57, quella di Vibo -35. Nel 2014 sono spuntati dal nulla altri 110 milioni di euro di debiti. E la 'ndrangheta ne ha approfittato per «cartolarizzarli», trasformandoli in titoli di credito da incassare con un collocamento sui mercati internazionali. Sono i famosi mafia bond di cui ha parlato il Financial Times questa estate.
La magistratura fa quel che può. La Procura di Reggio Calabria indaga sul mancato tracciamento dei positivi al Covid da parte dell'Asp: gli asintomatici e quelli in quarantena sarebbero stati abbandonati a casa senza assistenza. «Manca l'organico nell'Unità di igiene e sanità pubblica dell'Asp - si sono sentiti dire gli inquirenti - Medici e infermieri dovrebbero essere circa 60 ma in realtà sono solo 14». A marzo scorso erano state autorizzate le assunzioni di personale sanitario.
Invece l'iter dei concorsi sarebbe stato avviato solo dopo che la Procura ha iniziato a interrogare alcuni dipendenti dell'Asp. Lavoro e sanità, soldi e 'ndrangheta da queste parti si intrecciano con la politica. Alla faccia dei commissari.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.