Il coronavirus lentamente arretra ma per lo scienziato Anthony Fauci siamo ancora nella prima fase della pandemia. Quella attiva: l'impatto è ancora molto pesante. Ne dovremo attraversare almeno altre tre per raggiungere una situazione stabile: il rallentamento, poi il controllo, l'eliminazione e infine la fase, nei fatti irrealizzabile, della eradicazione completa del virus. Un traguardo raggiunto soltanto per il vaiolo. Il primo Paese al quale guardare per capire a che punto siamo è ancora una volta la Gran Bretagna. Per David Nabarro, responsabile Covid per l'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'andamento dei casi in Uk «offre basi per sperare che i contagi siano in calo» e che «ci sia luce in fondo al tunnel». L'auspicio è che sia stato superato il picco di Omicron e che quindi la Gran Bretagna sia il primo Paese in Europa a uscire dalla pandemia entrando nella fase endemica. Ma l'esperto mette anche le mani avanti invitando alla prudenza perché «il percorso per arrivare alla fine è ancora accidentato». Non è una buona idea insomma allentare le restrizioni dal 26 gennaio come ha annunciato Boris Johnson.
Anche per il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus «questa pandemia non è affatto finita e con l'incredibile crescita di Omicron a livello globale, è probabile che emergano nuove varianti». Il virus «sta circolando troppo intensamente» e rischia di colpire «molte persone ancora vulnerabili» quindi «le prossime settimane saranno critiche per i paesi con bassi tassi di vaccinazione», conclude Ghebreyesus.
Per il consulente scientifico della Casa Bianca Fauci siamo ancora nella prima fase della pandemia Covid. Lo scienziato nel suo intervento al World Economic Forum di Davos invita alla prudenza perché «il mondo è ancora nel pieno dell'onda pandemica attiva». Ci stiamo però avvicinando alla seconda fase quella della frenata, quando i numeri cominciano a scendere. Abbiamo visto che i casi Omicron sono prima esplosi rapidamente e poi altrettanto rapidamente scesi in molti paesi dove la variante è diventata dominante. Fauci porta l'esempio del Sudafrica dove la quarta ondata del virus caratterizzata da Omicron è durata appena 3 settimane. Gli scienziati non sono concordi sugli scenari futuri ma per Fauci un worst case scenario con migliaia di ospedalizzazioni per una nuova ondata è improbabile.
La terza fase è quella del controllo: il virus circola anche in modo sostenuto ma l'emergenza è finita. I casi sono gestibili, gli ospedali non sono più invasi da pazienti Covid e in sostanza il coronavirus si comporta come un'influenza stagionale. Una fase endemica che però, avverte Fauci, potrebbe essere compromessa dall'arrivo di nuove varianti che possono aggirare le difese acquisite dalla popolazione grazie al vaccino e alla precedente circolazione
Si passa poi alla fase dell'eliminazione. Il virus c'è ma non si presenta per oltre tre anni in determinate aree del pianeta.
Come è ad esempio accaduto per la poliomelite. Infine la fase dell'eradicazione. L'ultimo stadio che è «praticamente impossibile da raggiungere». Un obiettivo centrato soltanto per il vaiolo. «Impossibile - conclude Fauci - che accada lo stesso per questo virus».
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