Gli Usa ribadiscono di non avere nessuna intenzione di inviare soldati in Israele, mentre la situazione nella Striscia torna al centro dell'attenzione al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, paralizzato dai ripetuti veti incrociati di Stati Uniti e Russia. Ieri pomeriggio i Quindici si sono riuniti su richiesta degli Emirati Arabi, che con Brasile e Malta lavorano a una bozza di risoluzione per cercare di sbloccare l'impasse e approvare un documento vincolante che chieda a Israele di accettare una tregua umanitaria.
Secondo fonti diplomatiche l'obiettivo è un testo concordato dai 10 membri non permanenti del Cds per domandare una «pausa umanitaria immediata» e poi «ulteriori pause umanitarie», ma «probabilmente è troppo presto per votarlo». Venerdì pomeriggio l'assemblea generale Onu ha approvato un testo con la medesima richiesta, ma i suoi documenti non hanno valore vincolante, mentre i quattro precedenti tentativi di approvare una risoluzione sul cessate il fuoco in Consiglio sono falliti, ma ora c'è pressione da tutte le parti perché le superpotenze interrompano il braccio di ferro. Dopo un colloquio telefonico con il commissario generale dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) Philippe Lazzarini, anche l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell, ha sottolineato come l'Unione «chiede pause umanitarie e un accesso continuo e senza ostacoli a Gaza, e questa richiesta deve essere ascoltata». «Le condizioni sul terreno stanno peggiorando, la violenza sta aumentando anche in Cisgiordania - ha aggiunto - Sebbene Israele abbia il diritto di difendersi, le leggi internazionali umanitarie che regolano le ostilità devono essere rispettate».
Intanto, la vice presidente americana Kamala Harris ha ribadito che gli Usa non hanno «alcuna intenzione né alcun piano di inviare truppe da combattimento». In un'intervista alla Cbs, ha sottolineato che Washington sta fornendo allo Stato ebraico consulenza, attrezzature e sostegno diplomatico: «Israele senza dubbio ha il diritto di difendersi. È molto importante che non vi sia alcuna confusione tra Hamas e i palestinesi. Siamo stati molto chiari sul fatto che le regole della guerra devono essere rispettate e che devono arrivare aiuti umanitari», tornando ad avvertire l'Iran di non farsi coinvolgere. Parole a cui Teheran ha riposto dicendo che gli Usa devono smetterla di dire loro cosa fare riguardo a Gaza. E Vladimir Putin accusa gli Stati Uniti di essere responsabili del «caos mortale» in Medio Oriente. «L'America si indebolisce, perde posizioni. Ormai la Pax americana è una cosa del passato».
Nel frattempo la Giordania, tramite il portavoce dell'esercito, il generale di brigata Mustafa Hiyari, ha chiesto agli Usa di «aiutarci a rafforzare il nostro sistema di difesa con i sistemi missilistici di difesa aerea Patriot» per
affrontare le minacce ai confini. Mentre c'è attesa per il discorso che il leader di Hezbollah, Sayyed Hasan Nasrallah, terrà in tv venerdì durante una cerimonia di commemorazione «in onore dei martiri caduti in difesa di Gaza».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.