L'Europa mette nel mirino il governo e le stime di crescita. La Commissione Europea dunque in modo ufficiale taglia le proiezioni di crescita del Pil e riduce fortemente le ambizioni del governo. La prospettiva di crescita dell’Italia per "è soggetta ad alta incertezza": "la previsione di una debolezza dell’economia globale e l’impatto di una accresciuta incertezza della politica sul ’sentiment’ e sulle condizioni di finanziamento del settore privato, potrebbe portare a una recessione più prolungata", fa sapere la Commissione. Poi arrivano le cifre. La Commissione Europea, nelle Previsioni economiche d'inverno, taglia la crescita stimata del nostro Paese nel 2019 dall'1,2% di novembre 2018 allo 0,2%. la musica non cambia nemmeno per il 2020: la crescita dell'Italia è attesa a +0,8%, stabilmente la più lenta d'Europa.
Su questo punto è intervenuto anche il il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis: "Quello di cui l’Italia ha bisogno sono riforme strutturali profonde e un’azione decisiva per ridurre il livello di debito
pubblico elevato. In altre parole, politiche responsabili che sostengano la stabilità, la fiducia e gli investimenti". Insomma le previsione del governo vanno in fumo e la "manovra del cambiamento" scricchiola sempre di più.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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