Sono serviti cinque giorni ai poliziotti della Digos di Roma e agli agenti del commissariato di Trevi Campo Marzio e Trastevere per individuare e arrestare il responsabile dell'aggressione nei confronti di un bambino di 8 anni che indossava la kippah. La vicenda risale al 29 gennaio: in via Nazionale, un giovane in compagnia della madre era stato colpito a mani nude da un ignoto. L'uomo, identificato per un cittadino egiziano trentatreenne, si era scagliato con una bottiglia di vetro contro una negoziante della zona, che era intervenuta per difendere le vittime del gesto.
Dopo la segnalazione scattata al 112, l'aggressore è stato rintracciato e arrestato dalle forze dell'ordine per tentata deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso attraverso l'utilizzo di oggetti atti ad offendere. Ciò è stato reso possibile grazie alle ricostruzioni fornite dai presenti - sia il ragazzo con kippah che la madre - e all'immediata analisi delle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza utili che sono state acquisite dagli investigatori.
Il provvedimento restrittivo nei confronti dello straniero è stato convalidato dalla competente autorità giudiziaria. Si tratta di un uomo senza fissa dimora e non gravato da significativi precedenti di polizia che risulta titolare dello status di protezione internazionale nel territorio italiano. Da questo punto di vista sono in corso gli approfondimenti a cura dell'Ufficio immigrazione della Questura al fine di valutare la posizione dell'arrestato sul territorio nazionale, in stretto raccordo con l'autorità giudiziaria titolare delle indagini.
La Questura di Roma ha evidenziato in una nota: "Per completezza si rappresenta che le evidenze informative ed investigative descritte attengono alla fase processuale delle indagini preliminari ed il soggetto in narrativa è da considerarsi non colpevole fino a sentenza passata in giudicato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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