Sapete com’è nato il Brancamenta? Colpa o forse merito di Maria Callas, la grandissima cantante lirica di origine greca, che amava bere un bicchiere di Fernet-Branca arricchito da foglie di menta, rituale che lei trovava propizio alla preparazione della voce prima di un’esibizione. Così l’azienda milanese decise nel 1965, all’epoca del fulgore della cantante, di creare la versione Brancamenta.
La passione della soprano per l’amaro italiano è raccontata anche nel film Maria, il biopic diretto dal regista cileno Pablo Larraín e interpretato da Angelina Jolie, ancora nelle sale e candidato ai Golden Globes e agli Oscar. Ma questa è solo l’ultima delle tante comparsate dell’amaro milanese a base di erbe sul grande schermo. È divertente ricordare tutte le apparizioni: l’epoca d’oro del Fernet- Branca “attore” risale agli anni Settata dello scorso secolo, quando l’amaro inventato da Bernardino Branca comparve in alcuni poliziotteschi tra i quali “Milano calibro 9” (1972) di Fernando Di Leo, dove appare in una scena iconica con il poster del brand ben visibile, “Milano trema” (1973) con Luc Merenda, ma anche nella commedia di Mario Monicelli “Romanzo Popolare” (1974) con Ornella Muti e Ugo Tognazzi. C’è poi la presenza dell’inconfondibile bottiglia in alcune scene di “Vacanze Intelligenti”, il famoso episodio del film “Dove vai in vacanza?” (1978) in cui Alberto Sordi e Anna Longhi interpretano due popolani romani costretti a fare una vacanza radical chic tra biennali, concerti di musica contemporanea e improbabili retrait detox. Ancora: “Mani di velluto” (1979) con Eleonora Giorgi e Adriano Celentano e “Amici miei” (1975), nel quale il Perozzi interpretato da Philippe Noiret ne ordina uno in un bar.
Ma Fernet-Branca compare anche in qualche film straniero. Come nell’affascinante “Lost in Translation” (2003) di Sofia Coppola, con Bill Murray e Scarlett Johansson. Particolarmente significativa la menzione nel film “The Dark Knight Rises” di Christopher Nolan, nel quale il personaggio interpretato da Michael Caine parla del rituale di ordinare un Fernet-Branca in un caffè a Firenze: “Andai in questo bar a Firenze, sull'Arno. Ogni sera mi sedevo e ordinavo un Fernet-Branca”. Infine nel 8 Lady Gaga e Bradley Cooper brindano con un bicchiere di Fernet-Branca in “A Star is Born” (2018).
Citazioni e apparizioni che hanno con gli anni alimentato la leggenda di un prodotto unico e senza tempo che rappresenta in modo assai personale il made in Italy. La Fratelli Branca Distillerie nacque nel 1845 a Milano grazie all’intuizione di Bernardino Branca, farmacista autodidatta, che aveva elaborato la ricetta di un amaro tonico a base di erbe officinale che chiamò Fernet-Branca e prese a produrre in un modesto laboratorio nel quartiere di Porta Nuova. Negli anni l’azienda, che ha nel motto aziendale “Novare servando” il manifesto della sua propensione all’innovazione, è cresciuta vivendo un vero e proprio boom nel secondo dopoguerra, grazie anche a una potente internazionalizzazione che ha portato il Fernet-Branca nei bar di tutto il mondo (è presente in 160 Paesi) e a diventare addirittura bevanda nazionale in Argentina. Malgrado questo l’azienda è rimasta fedele alle proprie radici nazionali ed è ancora oggi una realtà al 100 per cento made in Italy.
Il presidente, Niccolò Branca, appartiene alla quinta generazione della famiglia. Il portafoglio di marchi di Fratelli Branca Distillerie, oltre a Fernet- Branca, Brancamenta, Stravecchio Branca, comprende anche Carpano, Antica Formula di Carpano, Punt e Mes, Borghetti e Grappa Candolini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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