"Prima di Natale chiederemo al Tribunale Speciale Internazionale le misure provvisorie che consentano anche a Salvatore Girone di tornare in Italia". Definendo quella dei marò una "ferita aperta", il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha promesso che "nel corso del percorso dell’arbitrato, che può durare due e tre anni, vogliamo che i due fucilieri possano restare in Italia". Rientro che l'Italia chiederà al tribunale ad hoc. "Pensiamo di avere buoni argomenti - ha spiegato il ministro - dopodiché i tribunali internazionali prendono delle decisioni".
A pochi giorni dal sangue e dal terrore di Parigi, il decreto legge che proroga la partecipazione militare italiana a missioni internazionali viene approvato alla Camera, ed approda al Senato con la norma che consentirà agli 007 di avvalersi dei corpi speciali per le operazioni all’estero. Il provvedimento incassa i voti "per senso di responsabilità" di Forza Italia, che non perde l’occasione per reclamare un seggio al Copasir (perso dopo la scissione con Ncd) e chiede al Governo più impegno sulla vicenda dei marò.
"Ci avviciniamo ormai purtroppo al giro di boa del quarto anno di reclusione - denuncia in Aula Elio Vito - limitazione della libertà preventiva, che non corrisponde a nessun diritto umano in nessun paese del mondo, per delle persone che non solo sono innocenti, ma che è accertato dalla stessa documentazione indiana essere innocenti, rispetto alle quali l’India non è stata capace di produrre alcun capo di imputazione o capo di accusa, eppure sui tavoli internazionali, sui tavoli della politica internazionale il nostro governo non è stato così efficace da produrre una soluzione definitiva della vicenda".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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