"A Milano, diciamo anche questa semplice verità, noi abbiamo il 20% di immigrati. Ma apriamo gli occhi: noi con questa decrescita e denatalità che abbiamo, abbiamo bisogno di immigrazione. Non è buonismo, è intelligenza…". Ecco la ricetta di Beppe Sala, sindaco del capoluogo lombardo, per ovviare al fatto che gli italiani ormai - da anni - non facciano più figli.
La sparata del primo cittadino meneghino è arrivata nello studio di Piazzapulita, il programma di approfondimento politico condotto da Corrado Formigli ogni giovedì sera su La7. In soldoni, visto che il Belpaese è in decrescita demografica – le nascite, infatti, sono ai minimi storici dall’Unità d’Italia a questa parte – secondo l’esponente del Partito Democratico l'immigrazione è un bene e una risrsa erché aiuta lo Stivale a non morire, sostenendo anche l'economia nostrana.
"L’ultimo follia di Sala! C’è il calo delle nascite? Abbiamo bisogno di immigrazione! Ecco come ragiona il sindaco di Milano", Così su Twitter Alessandro Morelli, capogruppo Lega a Palazzo Marino, pubblicando la dichiarazione di Giuseppe Sala nel corso della puntata di Piazzapulita di ieri, 20 febbraio, commenta l'uscita del dem. Che come si sa è sindaco molto attento alle tematiche dell'immigrazione, prevedendo in città anche uno sportello dedicato agli extracomunitari, anche se questi ultimini non ne fanno granché uso.
++ULTIMA FOLLIA DI #SALA++
— Alessandro Morelli (@AMorelliMilano) February 21, 2020
C’è il calo delle nascite? Abbiamo bisogno di immigrazione! Ecco come ragiona il sindaco di #Milano... #MilanoLega2021 #LiberiamoMilano #Salavergogna pic.twitter.com/eyaswX47uz
Emergenza denatalità
Nei giorni scorsi anche ilGiornale.it aveva scrito dell'allarme demografico, visto che per un lustro è diminuita in modo continuo la popolazione italiana, calata rispetto all'anno scorso di 116mila unità secondo le rilevazioni dell'Istat.
La riduzione della popolazione - ha spiegato l'Istituto Nazionale di Statistica - è provocata dal bilancio negativo della dinamica naturale (nascite-decessi) risultata nel 2019 pari a -212mila unità, solo parzialmente attenuata da un saldo migratorio con l'estero ampiamente positivo (+143mila). Per ogni cento residenti che muoiono ne nascono appena sessantasette; dieci anni fa, invece intenderci erano 96, ventinove in più. Insomma, avanti di questo passo, poco a poco, il Paese è destinato a morire.
Indicatori demografici - Anno 2019 un'#infografica #istat https://t.co/ErDJVAQPn0 pic.twitter.com/XD3H4zrcmh
— Istat (@istat_it) February 11, 2020
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