Il M5S accusa: "Salvini ha voluto la crisi per coprire Siri"

Per i 5 Stelle, Salvini avrebbe deciso di staccare la spina al governo "mentre il Senato era impegnato ad autorizzare il sequestro del computer di Siri", l'ex sottosegretario leghista che si era dimesso perché indagato per corruzione

Matteo Salvini e Armando Siri
Matteo Salvini e Armando Siri

Da quando Matteo Salvini ha deciso di staccare la spina al governo Conte, gli attacchi del Movimento 5 Stelle al segretario della Lega sono quotidiani. Prima il capo del Carroccio avrebbe aperto la crisi per impedire il taglio dei parlamentari (misura che lo stesso Salvini si è detto disponibile ad appoggiare a patto di tornare al voto subito dopo). A Ferragosto, invece, l'ultima accusa. In un post apparso sul blog delle Stelle, i pentastellati parlano di una "coincidenza che spiazza: Salvini ha staccato la spina all'esecutivo Conte proprio mentre il Senato si trovava impegnato ad autorizzare il sequestro del computer di Siri. Senza quell'autorizzazione gli inquirenti non possono analizzare il contenuto di quel Pc".

Siri, ovviamente, è Armando Siri, l'ex sottosegretario leghista dimessosi dopo essere finito al centro di un'inchiesta per corruzione: l'accusa nei suoi confronti è di avere percepito 30 mila euro di tangente dall'imprenditore dell'eolico Paolo Arata. In cambio, Siri avrebbe dovuto far passare nella manovra un emendamento a suo favore, norma che però non è mai entrata in Finanziaria. Come prevede la legge, i giudici che si occupano dell'indagine hanno chiesto a Palazzo Madama di autorizzare il sequestro del Pc di Siri.

"Lì dentro - scrivono i 5 Stelle - ci potrebbero essere delle risposte in merito alle indagini che vedono coinvolto il senatore della Lega, fianco a fianco con Matteo Salvini negli ultimi tavoli convocati al Viminale. Ma tu vedi il caso! I cittadini non hanno diritto di sapere se in quel pc siano o non siano presenti dei contenuti che potrebbero chiarire i legami di Siri con Arata?".

Poi, dopo avere rivendicato l'approvazione dello "Spazzacorrotti" e ironizzato sulla Lega pronta a "tornare tra le braccia di Berlusconi", il M5S mette il carico da novanta.

Con tanto di appello al segretario leghista. "Matteo Salvini, in nome della trasparenza e se ha il coraggio, vada in Procura e consegni il Pc di Siri ai magistrati. Gli italiani hanno diritto di sapere cosa c'è lì dentro!".

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